Parti meno dolorosi nel ricordo di Bianca Ballabio
Inaugurate all'ospedale di Legnano le quattro docce speciali che consentono il travaglio in analgesia naturale con musicoterapia e cromoterapia.
Parti meno dolorosi, Il germoglio di Bianca è finalmente sbocciato.
Parti meno dolorosi a Legnano: sboccia Il germoglio di Bianca
Sono state inaugurate mercoledì, all’ospedale di Legnano, le quattro docce speciali per alleviare il dolore delle gestanti durante il travaglio e il parto.
A donarle all’Asst Ovest Milanese, con il contributo dei Lions club Carroccio e Host e in collaborazione con la Fondazione dei quattro ospedali, è stata la Fondazione Bianca Ballabio, nata in memoria della giovane legnanese scomparsa nell’agosto 2020 in seguito a un incidente stradale avvenuto sul Sempione all’altezza di San Lorenzo di Parabiago.
La 20enne frequentava la facoltà di Medicina e Chirurgia all’Università di Sassari e, pur così giovane, si era già spesa in prima persona in alcune iniziative lionistiche attinenti al suo percorso di studi: per questo i genitori Michela e Massimo intendono ricordarla promuovendo iniziative in ambito medico e sociale.
Vari i progetti avviati per ricordare la giovane legnanese
Vari i progetti già avviati, come la borsa di studio annuale per attività di ricerca nell’ateneo di medicina Karolinska Institut a Solma, in Svezia; quella in via di definizione per il miglior studente dell'anno accademico 2020/2021 all'Università di Sassari; e la raccolta di fondi per l'acquisto di un simulatore di microchirurgia endoscopica da donare all'Università dell'Insubria.
Quello di dotare l’ospedale cittadino di docce speciali che consentano alle gestanti un travaglio in analgesia naturale con musicoterapia e cromoterapia, per una spesa complessiva di oltre 50mila euro, è stato il primo progetto ideato in memoria di Bianca, ma la pandemia ne ha dilatato i tempi di realizzazione.
«Bianca rinascerà simbolicamente in ogni neonato»
«Il germoglio di Bianca ha lo scopo di far rinascere simbolicamente Bianca Ballabio in ogni neonato che vedrà la luce nei nostri reparti» afferma Guido Stevenazzi, primario dell’unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Legnano. Come «un seme che si perpetua nel tempo» aggiunge Norberto Albertalli, presidente della Fondazione dei quattro ospedali, ricordando la genesi e lo spirito del progetto sostenuto dai Lions.
«Bianca era una delle migliori studentesse del corso di laurea in Medicina, brillante nell’intraprendere il percorso degli studi universitari e nell’affrontare i primi esami - dichiara Andrea Piana, prorettore vicario dell’Università di Sassari - Vedo con piacere che la passione e l’entusiasmo che la caratterizzavano hanno contagiato anche i suoi genitori, che ringrazio per la sensibilità dimostrata nell’incoraggiare e avviare questa splendida iniziativa. In un periodo di grande difficoltà dal punto di vista sanitario e assistenziale com’è quello che stiamo attraversando, pensare a nuove nascite e a rendere i parti più rilassanti per facilitare la nuova vita mi sembra fondamentale. Come ateneo siamo orgogliosi di aver dato un piccolo contributo, offrendo una targa per ricordare Bianca» (sulla quale si legge «A noi il dovere di non disperdere il ricordo di Bianca che il nostro ateneo ha avuto l’onore di avere tra le proprie allieve», ndr).
«Nostra figlia porterà del bene a molte persone»
«Finalmente si chiude un cerchio aperto diversi mesi fa - affermano i genitori di Bianca - Parlare di nostra figlia è un misto di gioia e dolore, ma oggi vorremmo concentrarci sulla gioia: è bello essere riusciti a mettere a disposizione delle gestanti, con il contributo di tutti e nonostante le difficoltà, un reparto di eccellenza tecnica. Una costante in questi mesi, che ho visto anche in occasione del taglio del nastro, è stata la passione del personale: la stessa che aveva nostra figlia nell’affrontare le cose. Quello che purtroppo Bianca non è riuscita a fare, lo farà con queste iniziative che crediamo e speriamo possano portare del bene a molte persone».