Gli agricoltori in corteo
"Vorremmo che la gente capisse l'importanza del nostro lavoro".
C'erano una ventina di agricoltori-allevatori del Magentino al corteo che si è snodato domenica mattina, 7 novembre, da piazza Liberazione fino al sagrato della Basilica di San Martino, il santo protettore. Alle 10 di fronte alla basilica è arrivato anche il corteo istituzionale con la banda e le associazioni di volontariato magentine: sindaco, vicesindaco e tutti i membri del Consiglio, Carabinieri, Polizia Locale, Vigili del Fuoco, Protezione civile, Pro loco, Auser, Anpi, Aicit, Aido, Alpini, Croce Bianca, Ais, Sole nel cuore.
Gli agricoltori in corteo
Gli agricoltori hanno percorso il breve tratto di via Roma strombazzando simbolicamente dai trattori: "Vorremmo che la gente capisse l'importanza del nostro lavoro. Siamo quelli che danno da mangiare, da vivere alla società. ma spesso siamo inascoltati. Abbiamo lavorato duro anche durante la pandemia, ma i problemi non sono risolti. Il problema maggiore sono i prezzi irrisori con cui vengono pagati il latte e i prodotti della terra. La filiera è lunga e c'è moltissima concorrenza con i prodotti esteri" hanno detto un po' tutti. Il Comitato agricolo, che tutti i sabati organizza il mercato a km 0 a Magenta, chiede ascolto a livello locale (Comuni e Regione) ma soprattutto considerazione.