Niente musica per strada: scoppia la polemica
Il sindaco di Cuggiono ha emesso un'ordinanza che vieta la diffusione di musica all'esterno dei locali: ecco perché.
Niente musica all’esterno dei locali pubblici: la decisione dell'Amministrazione di Cuggiono fa discutere il paese.
Niente musica per strada: la nuova ordinanza del sindaco
Con una nuova ordinanza il sindaco Giovanni Cucchetti vieta su tutto il territorio comunale di fare uso, nelle piazze e nelle vie, di strumenti musicali, di apparecchi radio-stereo nonché di riprodurre musica tramite dispositivi elettronici con microfoni o altri accessori di amplificazione acustica. Tale ordinanza annulla la precedente, in cui era possibile lo svolgimento di spettacoli e intrattenimento all’aperto su aree pubbliche per tutta la stagione estiva, fino al 31 ottobre Immediate sono arrivate le polemiche e le lamentele dei cittadini per questo provvedimento restrittivo.
"Siamo stati costretti"
Ha spiegato il primo cittadino:
"Purtroppo siamo stati costretti ad arrivare a questa decisione perché in più occasioni è stata disattesa la precedente ordinanza. In alcuni locali pubblici l’intrattenimento musicale è andato molto oltre la mezzanotte, fissata come limite per le manifestazioni all’aperto. Abbiamo ricevuto numerose lamentele di cittadini che hanno segnalato il verificarsi di problematiche di disturbo alla quiete pubblica, dovute a emissioni rumorose riferite alla diffusione di riproduzioni musicali in orario notturno. Tali episodi di disagio acustico fanno riferimento a situazioni caratterizzate dalla presenza, nelle aree esterne di somministrazione autorizzate, di impianti di amplificazione acustica per device elettronici con verosimile superamento dei limiti di immissione sonora che erano stati autorizzati dalla precedente ordinanza. Il rispetto degli altri deve essere la base per una convivenza civile all’interno di una comunità, se questo non avviene si è costretti ad intervenire pur a malincuore".
"Bisogna avere rispetto per chi vive nelle vicinanze"
L’assessore alla Sicurezza Sergio Berra ha aggiunto che prima di arrivare all’ordinanza restrittiva si è tentata la via del dialogo.
"Non c’è stata collaborazione da parte dei gestori di questi locali pubblici, in alcuni casi si è superata la decenza con gente che ballava pure per strada. E’ giusto che il locale lavori offrendo intrattenimento anche la sera, ma bisogna avere rispetto anche di chi vive nelle vicinanze e ha diritto alla quiete dopo una certa ora".