Il sindaco e la sua bimba di Chernobyl
Il primo cittadino Giuseppe Pignatiello racconta la sua esperienza con la piccola ospitata nella sua casa
Il sindaco di Castano Primo Giuseppe Pignatiello ha ospitato una bambina proveniente dalle zone di Chernobyl.
Il sindaco e la piccola di Chernobyl
Tra quanti, in questi giorni, hanno accolto nelle loro case i bimbi di Chernobyl c'era anche il sindaco di Castano Primo Giuseppe Pignatiello. Anche lui tra quanti hanno regalato la cosiddetta "vacanza terapeutica" a questi piccoli che vivono nelle terre ancora contaminate dal disastro nucleare del 1986 (trascorrendo del tempo lontano da questi veleni, i piccoli riescono a smaltire parte delle sostanze pericolose che si trovano nel loro organismo).
Il racconto
Pignatiello si rivolge alla sua bimba con una lettera carica di emozioni: "Cara Heva, è stato un mese difficile, sarei falso se dicessi che è stata una passeggiata. Ci sono state mille situazioni che in qualche modo ci hanno messo in difficoltà: il periodo di quarantena, quanto è stata dura iniziare a conoscerci, poi i primi momenti di quotidianità, la paura di metterti in difficoltà anche solo quando dovevi fare la colazione, la lingua che non è certo uno scoglio da poco . Chiara che man mano diventava più gelosa e ci costringeva a fare tanta attenzione ai comportamenti. Ma ti assicuro che ne è valsa la pena perché sono stati almeno un milione i momenti che resteranno per sempre con noi: i tuoi sorrisi all’improvviso, le parole che ci siamo inventati e che tanto ci facevano ridere, l’opportunità di fare gruppo con tanti castanesi che magari già conoscevo ma con cui ho avuto l’opportunità di fare comunità, quella vera , quella fatta di condivisione , di consapevolezza , di aiuto reciproco senza bisogno di chiedere. E poi ancora le tue serate con Chiara quando diventavate complici in un momento riempendoci di gioia. Quelle mattine quando vi trovavo vicine, a volte abbracciate. Il tuo tentativo di darci una mano perché volevi renderti utile, la gita insieme ad Arona quando dopo un no hai pensato che era il Compleanno di Mary ed era giusto esserci e quindi quella frase 'se volete vengo anche io' che ci ha fatto tanto felici, quel cuore fatto con Chiara per il 'suo' compleanno, quegli sguardi di intesa, gli ok per assicurarmi che stavi bene, le tue lacrime ogni tanto quando non riuscivi a sentire la mamma e Chiara che ti correva dietro per non lasciarti sola. Ci hai riempito questo mese, sei entrata nella nostra casa, ti sei fatta strada e sei diventata “parte” ora sta a te scegliere se restare con noi ancora. Noi di sicuro ti aspetteremo e sarà sempre un piacere accoglierti perché ormai sei parte della nostra famiglia . Buon viaggio tesoro ci si vede quando vuoi ❤️ . PINU".