Ex vicesindaco in carcere ad Abu Dhabi, Cecchetti presenta interrogazione a Di Maio
Il leghista si rivolge al Ministro degli Esteri per chiedere la liberazione dell'italiano
Ex vicesindaco di Arese Andrea Giuseppe Costantino in carcere da mesi ad Abu Dhabi, l'onorevole della Lega Fabrizio Cecchetti presenta un'interrogazione sul caso al Ministro degli esteri Lugi Di Maio per chiederne la liberazione.
Ex vicesindaco di Arese in carcere
Si trova in cella da marzo. Andrea Giuseppe Costantino, 49 anni, trader milanese del petrolio ed ex sindaco di Arese, è rinchiuso in una cella ad Abu Dhabi senza conoscerne i motivi.
Sul caso interviene ora l'onorevole Fabrizio Cecchetti, vice capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati e coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier che ha presentato un'interrogazione al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio per chiedere la liberazione dell'italiano.
La richiesta
"Ho depositato alla Camera dei Deputati un’interrogazione rivolta al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per sapere quali iniziative diplomatiche abbia avviato il suo ministero per ottenere l’immediata scarcerazione, come primo obiettivo minimo, e il successivo rimpatrio in Italia, del trader milanese Andrea Giuseppe Costantino - spiega Cecchetti - Ricordo che dallo scorso 21 marzo il signor Costantino è detenuto nel carcere di Al Wathba ad Abu Dhabi, anche se contro di lui non risulta sia stata ufficialmente formulata alcuna accusa specifica, che si trova imprigionato con detenuti già condannati in via definitiva e senza possibilità di comunicare con l’esterno e con la sua famiglia. Non è accettabile che un cittadino italiano venga imprigionato senza alcuna imputazione verificabile e riscontrabile in nessuno Stato estero. E preoccupa il fatto che tutto questo stia avvenendo in uno Stato come gli Emirati Arabi Uniti con cui l’Italia sta avendo rapporti estremamente tesi, come dimostra il grave fatto avvenuto lo scorso 8 giugno quando gli Emirati Arabi hanno negato a un Boing 767 dell’aeronautica militare, diretto in Afghanistan a Herat per assistere alla cerimonia di ammaina bandiera del contingente italiano, il sorvolo nei loro cieli".
E ancora: "Con la presente vorrei anche ricordare al ministro Di Maio che un’altra cittadina italiana, una ragazza nata a Vimercate, da un mese risulta imprigionata in Marocco nel carcere dell'Oudaya a qualche chilometro da Marrakech, dopo essere stata condannata a 3 anni e mezzo di prigione per 'vilipendio alla religione', aggravata dalla 'diffusione via social media' per una vignetta sul Corano apparsa sulla pagina del suo profilo - prosegue Cecchetti - Senza entrare nel merito delle accuse e delle eventuali responsabilità su questa vignetta, siamo di fronte ad un fatto altrettanto grave: questa ragazza era arrivata in Marocco a giugno per trascorrere li la festività del Sacrificio ed è stata prima bloccata, e privata del passaporto, poi condannata e incarcerata. Non possiamo accettarlo, esigiamo la liberazione per questi due nostri cittadini e pretendiamo dal ministro Di Maio la stessa mobilitazione diplomatica e politica dimostrata nel chiedere la liberazione di Patrik Zaki".