Magenta

Neppure i saldi rilanciano la voglia di acquisti

Inizio col freno a mano, anche le aperture del giovedì lontane dai successi del passato.

Neppure i saldi rilanciano la voglia di acquisti
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La ripartenza, se così possiamo chiamarla, è stata mediamente timida e ha interessato perlopiù bar e ristoranti, complice la voglia della gente di uscire di casa per svagarsi. Per il resto non si registrano sussulti nel commercio locale, che nonostante i saldi, fatica a ritrovare il ritmo pre Covid.

Neppure i saldi rilanciano la voglia di acquisti

Insomma, niente file fuori dai negozi per acquistare il capo superscontato, un debutto timido dei saldi di fine stagione che non aiuta a risollevarsi da lockdown e chiusure. Anche in Confcommercio, dove comunque l’entusiasmo e la speranza sono sempre di casa, c’è preoccupazione per il futuro della categoria, messa in ginocchio dalle chiusure forzate dei mesi scorsi, da cui, alcuni, non si sono rialzati. I malumori degli esercenti sono arrivati anche in via Volta, complici le lamentele sui giovedì sera: «Quando abbiamo lanciato I love shopping tra i nostri associati sapevamo quali rischi si correvano, dato il particolare momento storico e la difficoltà nel pensare eventi collaterali. Tante attività hanno aderito, altre no, alcune si sono aggiunte dopo. Non lo definirei un flop totale, dato che, alla luce di giugno, abbiamo prolungato anche su luglio le aperture serali del giovedì», spiega il segretario di Confcommercio, Simone Ganzebi. Impossibile pensare di bissare i trionfi degli anni passati, vista la situazione. «Bar e locali stanno lavorando molto bene», ci tiene a rimarcare Ganzebi. Per il presidente Gigi Alemani, il problema è generale: «La situazione socio-economica è pesante per tutti, per via dei lunghi stop e della cassa integrazione che pesa molto sulle tasche delle famiglie. Sicuramente ci sono molti meno soldi da spendere e temiamo la ripercussione in autunno, quando gli ammortizzatori sociali finiranno».

"Vicino agli associati"

Confcommercio tiene a sottolineare il lavoro svolto nei mesi più bui della pandemia: «Anche a distanza abbiamo supportato gli associati per le varie pratiche, anche per i ristori e il recente bando del Distretto del commercio, che finalmente decolla anche a Magenta e che merita di essere allargato – spiegano – A fine luglio chiuderà il bando da 100mila euro che porterà una boccata d’ossigeno a molte attività». Sul tema ristori, fanno presente, le risorse sono state insufficienti: «In media poco più di 2000 euro per le imprese, tra i 1100 e 1300 per le ditte individuali – incalza – Per questo abbiamo spinto ad aderire al bando del Distretto, facendoci carico gratuitamente delle pratiche». Alcune chiusure, ma anche nuove aperture: «Spunta qualche start up, anche in rosa, un segnale positivo», dice il segretario. Positiva la concessione gratuita di spazi per i dehor, «molto apprezzato lo sforzo del Comune nel sacrificare posteggi blu e nell’accogliere tutte le istanze», evidenzia Alemani. Positiva anche la notizia che la fiera di San Rocco si farà, ridando slancio agli ambulanti. Difficile fare programmi, perché non si sa come evolverà l’emergenza. Confcommercio spera che non ci siano nuove chiusure, quantomeno, e che si possa rilanciare qualche iniziativa per richiamare gente nei negozi di vicinato, anche se bisogna fare i conti con i protocolli di sicurezza.

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