Albairate, una cascina "assediata" dai tir
I residenti di Cascina Marcatutto alle prese con la difficile convivenza con un doppio stabilimento di logistica: "Non siamo più liberi di vivere"
I residenti di Cascina Marcatutto alle prese con la difficile convivenza con un doppio stabilimento di logistica: "Non siamo più liberi di vivere"
Albairate, una cascina "assediata" dai tir
Una piccola oasi di pace e tranquillità immersa nel verde del Parco agricolo sud Milano, la cui quiete è stata tuttavia compromessa negli ultimi anni dalle attività attorno al doppio stabilimento di logistica che sorge nelle vicinanze. Ed ora alcuni residenti della Cascina Marcatutto di Albairate hanno deciso di alzare la voce per liberarsi da quello che alcuni definiscono ormai un vero e proprio «assedio» degli autoarticolati, che non occupano solo le aree di sosta a disposizione di Bartolini e Cab Log, ma che invadono anche le strade adiacenti – in particolare quella che collega alla stazione, talvolta fin sulla soglia del cancello d'ingresso della Cascina - e creando non pochi problemi di convivenza.
"Situazione viabilistica caotica"
Elenca i diversi nodi una donna che vive con la propria famiglia in Cascina: «Diversamente da quanto avveniva quando negli stabilimenti c'era la Nestlè, ora ci sono diverse situazioni spiacevoli, che causano problemi di sicurezza e di igiene. Gli autotreni arrivano sia dalla Vigevanese che dalla Milano-Baggio. E sostano anche sulla strada. La viabilità è caotica, perchè i mezzi e gli altri autoarticolati sono costretti a fare pericolosi slalom tra i tir parcheggiati. All'uscita dall'area degli stabilimenti manca per giunta la segnaletica orizzontale ed il cartello di stop è girato: si sfiorano spesso scontri tra i camion. Molti degli autotrasportatori non sono della zona e affrontano la Milano-Baggio mettendo in difficoltà anche gli altri automobilisti. Sono di ostacolo ai mezzi agricoli e l'asfalto della nostra strada è molto danneggiato».
"Bambini e ragazze non si sentono più liberi di uscire dalla cascina"
A questi problemi di sicurezza viabilistica, se ne aggiungono altri forse anche più sgradevoli: «Non avendo spazi adeguati e dovendo magari attendere nuove consegne prima di ripartire – specie nel fine settimana – gli autotrasportatori di fatto si accampano qui. Mangiano ed espletano i loro bisogni dove e come possono. Ci sarebbero i servizi all'interno degli stabilimenti, ma non sono segnalati e ad una certa ora i cancelli vengono chiusi. Altri tengono il motore del loro tir acceso tutta notte. C'è chi usa la nostra piazzola per gettare i propri rifiuti. Qui vivono circa dieci famiglie, i cui bambini e le cui ragazze non si sentono più liberi di vivere con piena serenità la propria vita uscendo dalla cascina».
La richiesta di soluzioni all'Amministrazione comunale
L’albairatese specifica che i rilievi non hanno naturalmente come obiettivo gli autotrasportatori, ma chi di fatto ha concesso una organizzazione delle attività che ha ripercussioni negative sui residenti. I quali hanno già cercato un dialogo sia con le aziende che con l'Amministrazione comunale, anche solo per vietare la sosta nell'area più a ridosso della cascina. Ma tra rimpalli di responsabilità la situazione non ha conosciuto progressi. La donna onclude amaramente: «E pensare che se un qualsiasi automobilista o commerciante compie qualcosa di irregolare in paese, interventi e sanzioni sono immediati. Perchè questa disparità di trattamento?»