Asst Rhodense

La Stroke Unit premiata in Europa con l’Angel’s Gold Status

Per assistere i pazienti colpiti da ictus o emorragia cerebrale.

La Stroke Unit premiata in Europa con l’Angel’s Gold Status
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Riprende l’attività della Stroke Unit in Asst Rhodense. L’unità operativa dedicata al trattamento dei pazienti colpiti da Ictus o emorragie cerebrali, dopo un anno  di assistenza ai malati di Covid, ha riattivato sette posti letto monitorati  inseriti nella rete stroke  regionale. Recentemente  la European Stroke Organization ha conferito all’Asst Rhodense il premio Angel’s Gold Status attribuito alle aziende ospedaliere che  in Europa  raggiungono obiettivi di qualità  nel trattamento del paziente  con ictus.

La Stroke Unit premiata in Europa con l’Angel’s Gold Status

Riprende l’attività della Stroke Unit in Asst Rhodense. L’unità operativa dedicata al trattamento dei
pazienti colpiti da Ictus o emorragie cerebrali, dopo un anno  di assistenza ai malati di Covid, ha
riattivato sette posti letto monitorati inseriti nella rete stroke  regionale. Recentemente la European
Stroke Organization ha conferito all’Asst Rhodense il premio Angel’s Gold Status attribuito alle
aziende ospedaliere che  in Europa  raggiungono obiettivi di qualità  nel trattamento del paziente  con
ictus.

Il commento di Ida Ramponi

“Il successo di una Stroke Unit dipende dal lavoro di equipe integrando le varie competenze è stato possibile costruire un percorso diagnostico, e terapeutico, che aderisse agli standard europei – spiega Ida Ramponi, Direttore Generale Asst Rhodense – Il personale della Neurologia Stroke Unit lavora con grande professionalità ed entusiasmo per permettere ai nostri malati di  tornare ad una vita autonoma; il premio è un attestato di riconoscimento per tutti i professionisti e rappresenta elemento di grande fiducia per i pazienti. La strada intrapresa è quella giusta”.

Le parole del Responsabile Stroke Unit

“Dati scientifici indicano che la Stroke Unit rappresenta il modello organizzativo più avanzato per la cura dell’ictus cerebrale, sia ischemico che emorragico, in grado di ridurre significativamente mortalità e disabilità dei pazienti - dice Maria Grazia Riggio, Responsabile Stroke Unit –Per offrire le più avanzate terapie di riperfusione è stato essenziale l’impegno  quotidiano del personale del Pronto Soccorso, del Laboratorio di analisi, della Radiologia, della Rianimazione; con il lavoro di tutti è stato possibile  ridurre il tempo necessario ad iniziare il trattamento di riperfusione , tecnicamente definito tempo door to needle,  garantendo così  il migliore esito clinico. I pazienti, se indicato, hanno potuto accedere alle procedure endovascolari grazie alla costante collaborazione con la Neuroradiologia Interventistica di Niguarda. L’Ospedale è pronto ad offrire le cure necessarie, ma occorre sempre ricordare agli utenti  di non perdere tempo perché “Time is brain”, tempo è cervello, e chiamare il 112 che li porterà nella struttura più  attrezzata ad assisterli”.

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