Croce rossa: ciak, si gira!
In corso tra Legnano e Besozzo le riprese di «7+ Persone in prima persona», il film di Ciro Tomaiuoli che dà voce ai soccorritori.
Croce rossa di Legnano trasformata in un set cinematografico.
Croce rossa protagonista di un cortometraggio: le riprese nella sede del comitato di Legnano
Sono in corso le riprese di «7+ Persone in prima persona», il cortometraggio che dà voce ai soccorritori della Cri «per far scoprire agli spettatori che cosa accade dietro quella divisa rossa e che cosa si nasconde dietro quel simbolo che tutti conosciamo». Si tratta del nuovo lavoro di Ciro Tomaiuoli, giovane regista viestano pluripremiato a vari festival nazionali e internazionali con il suo cortometraggio «B&B». Residente a Parabiago e volontario del comitato Cri di Legnano, questa volta Tomaiuoli è riuscito a coniugare le sue due grandi passioni: il cinema e la Croce rossa. Il cortometraggio, scritto a quattro mani con Tommaso Leotta e patrocinato dalla Croce rossa italiana nazionale, vuole sensibilizzare lo spettatore riguardo ciò che accade all’interno di un’ambulanza e mostrare al pubblico che cosa vi sia dietro ogni singola chiamata. «Attraverso questo racconto, avremo modo di conoscere i ruoli dei soccorritori e le dinamiche interne a ogni gruppo» dice il regista. La storia racconta la prima notte da soccorritrice di una nuova volontaria, Federica, interpretata da Francesca Colucci: «Vivremo le sue paure, le sue insicurezze, un modo per lo spettatore di identificarsi e comprendere meglio il lavoro, ma anche lo stato d’animo dei soccorriti della Cri». Francesca Colucci sarà affiancata da Matteo Bosurgi, Gloria Anselmi e Stefano Galli. Le riprese nella sede del comitato di Legnano si sono si sono svolte venerdì e sabato, oggi, domenica 13 giugno 2021, gli attori e la troupe si sposteranno invece a Besozzo per l'ultimo giorno di set. Il Comune del Varesotto peraltro ha concesso il proprio patrocinio al progetto.
«Sarà il primo di una serie di corti che spiegheranno sempre meglio il ruolo del soccorritore»
Tomaiuoli è volontario in Croce rossa da cinque anni: «Spesso la gente ci scambia per dottori, non capisce i protocolli che siamo chiamati ad attuare - spiega - Per questo ho pensato di raccontarlo con un film. Ho già un occhio al futuro, con la speranza che questo sia solo il primo di una serie di corti che spiegheranno sempre meglio il ruolo del soccorritore in Croce rossa: in questa prima “puntata” farò vedere tutto dal punto di vista di una tirocinante, quindi ci sarà un percorso, un’evoluzione del personaggio. L’emergenza si può raccontare in mille modi: partiamo dalla paura e dall’ansia che ogni soccorritore vive alla prima esperienza». Il corto avrà una durata massima di 15 minuti, perché Ciro, forte del successo del suo «B&B» (che sta letteralmente girando il mondo e facendo incetta di premi), gli vuole dare un taglio «festivaliero». «Sono convinto che farà strada: è un tema importante e poco trattato, una bella storia anche perché scritta da chi vive tutti i giorni queste emozioni: il 90% del film sono scene quotidiane. Il cinema è finzione, ma in questo film c’è tanta realtà». Quella dei soccorritori del comitato cittadino, da sempre in prima linea nel gestire l’emergenza con prontezza e competenza.
Foto di Jinmark Gambino
Foto di Jinmark Gambino
Croce rossa: ciak, si gira!
Il regista Ciro Tomaiuoli
Croce rossa: ciak, si gira!