"Il morfo blu": l'esordio letterario di Cirulli, sindaco-scrittore
Omar Cirulli, sindaco di Gudo Visconti, pubblica il suo diario romanzato, lettera d'amore ai genitori scomparsi recentemente e tormentato inno di speranza. Il ricavato all'Hospice di Abbiategrasso
Omar Cirulli, sindaco di Gudo Visconti, pubblica il suo diario romanzato, lettera d'amore ai genitori scomparsi recentemente e tormentato inno di speranza. Il ricavato all'Hospice di Abbiategrasso
"Il morfo blu": l'esordio letterario di Cirulli, sindaco-scrittore
Parole che sono arrivate «nel pieno di una folle crisi interiore, che forse non è ancora smaltita». Una lettera d'amore ai genitori, scomparsi entrambi recentemente, che si trasforma in un diario per tracciare un primo provvisorio bilancio di 43 anni di vita, tra memorie, aneddoti, riflessioni. Ed ancora, il gioco delle citazioni dei testi e delle opere più amate. «Un tormentato inno alla speranza; un ricco e vivido album di ricordi». Questo e tante altre cose è «Il morfo blu», esordio letterario del sindaco di Gudo Visconti Omar Cirulli. Centottanta pagine nate sotto l'impulso della perdita di papà Vincenzo quattro anni fa e di mamma Vincenza lo scorso settembre. Spiega Cirulli: «Il testo era inizialmente una lettera privata, che doveva restare per me. Poi è cresciuto trasformandosi in una sorta di diario romanzato in cui ho provato a raccontare, a partire da quello che è stato il mio percorso, esperienze che possono essere riconosciute come proprie da tutti, tra episodi e ricordi di vita quotidiana e citazioni di libri, canzoni, fatti della vita».
"Voglio provare a dare forza a chi vivrà momenti come quelli che ho vissuto io"
Laureato in Lettere, Cirulli ha sempre coltivato la sua passione non solo per la lettura, ma anche per la scrittura: «Ho sempre buttato giù pensieri, poesie, commenti, senza mai prendere in considerazione di pubblicare qualcosa. Ma l'idea di confrontarmi con la scrittura di un testo di più ampio respiro ce l'ho sempre avuta. Con l'incertezza di riuscire a farcela o meno, anche per gli impegni quotidiani ed il poco tempo. Ma mi sono cimentato, ispirandomi alle cose che più mi piacciono e costruendo un testo pensato per riuscire a tenere il lettore incollato alle pagine». Negli aneddoti contenuti nel libro c'è dunque tanto di Gudo Visconti, ma anche di Milano, dove Cirulli è nato, di Torino, dove i suoi genitori hanno vissuto, e di Cerignola, loro paese d'origine. «E' un lungo viaggio, cui prende parte anche mio figlio, nei ricordi dei pochi anni in cui ha potuto conoscere i suoi nonni. E' un libro molto emozionale. Un libro che ha anche come obiettivo di cercare di dare forza a chi vivrà momenti come quelli che ho vissuto io. Una doppia perdita così repentina è dura da superare. Nel libro ci sono parole e sentimenti che avrei voluto condividere con i miei genitori ma anche con i miei amici. E' una piccola confessione. Un invito agli altri a non tenersi tutto dentro».
Il morfo blu: le conseguenze di un battito d'ali
Ed il morfo blu, che compare anche sull'opera di copertina realizzata dalla moglie di Cirulli, Patrizia Chiatti? Il suo significato è illustrato dalla prefazione a cura di Fabio Serafini: «Di farfalle, nelle campagne di Gudo, se ne vedono parecchie, ma solo in questo libro possiamo incontrarne una varietà molto incantevole, diffusa più che altro in America Latina, sebbene il suo nome richiami la mitologia greca: si chiama Morpho menelaus o, più comunemente, morfo blu. Secondo la teoria del caos, il battito d’ali di una farfalla può talvolta generare conseguenze di portata catastrofica, e il morfo blu che si aggira tra queste pagine non fa eccezione: il suo (estremo) battito d’ali ha infatti generato una tormenta d’inchiostro, un’eruzione di rimpianti, uno sciame sismico di rivolgimenti interiori. Ma alla catastrofe, in ogni tragedia che si rispetti, segue sempre la catarsi, la purificazione, e non soltanto per l’eroe ma anche per chi assiste alla sua parabola, purché sia disposto a immedesimarsi nella sua sorte: a una tragedia – scriveva Aldous Huxley – si partecipa; una commedia, invece, la si guarda soltanto».
I ricavati delle vendite per l'Hospice di Abbiategrasso
«Il morfo blu» è edito dalla bresciana Broadweb.80 ed è disponibile anche su Amazon. Naturalmente Cirulli sta programmando una serie di incontri dal vivo per far conoscere la sua opera sul territorio. Il sindaco di Gudo ha deciso di devolvere la propria parte di ricavato derivante dalle vendite online all'Hospice di Abbiategrasso, mentre gli introiti legati alle presentazioni nei Comuni saranno destinati alle attività sociali e culturali dei municipi stessi. Il primo evento già programmato vedrà Cirulli condividere il palco con l'amico bluesman Luca Signorini, alle 12 di sabato 26 giugno all'osterietta La Vecchia Scuola di via Mameli 1 a Vacciaghetto (Novara), sul lago d'Orta. Un connubio di musica e parole che costituisce anche l'esordio del «Progetto Echo» che i due abbiatensi contano di poter presto riproporre anche sul nostro territorio.