La Polizia di Stato denuncia il rapper "Neima Ezza" per manifestazione non preavvisata
Guerriglia a Milano, 300 giovani contro la Polizia
La Polizia di Stato d'intesa con l'Autorità Giudiziaria ordinaria e per i Minorenni di Milano ha denunciato per manifestazione non preavvisata, il 19enne rapper milanese "Neima Ezza" in relazione all'assembramento di giovani, avvenuto sabato scorso nel Quartiere San Siro.
Guerriglia a Milano, 300 giovani contro la Polizia
Alle 17.30 di sabato scorso la Questura di Milano era intervenuta con funzionari e contingenti di ordine pubblico della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri in via Micene, dopo aver ricevuto la segnalazione di un assembramento crescente di giovanissimi tra i 16 ed i 20 anni sulla sede stradale. Un flash mob si stava infatti in atto in via Micene per la realizzazione di un video di un giovane rapper si è trasformato in un duro confronto con le forze dell’ordine giunte sul posto. Qualche centinaio di giovani e giovanissimi si è infatti presentato sul posto, portando molti residenti a chiamare il 112. Primi ad arrivare i carabinieri, poi anche agenti della Polizia. Ma i giovani non si sono dispersi nonostante il dispiegamento con scudi e caschi delle forze dell’ordine. E’ anzi partito un lancio di oggetti, pietre e bastoni, nei confronti degli agenti e dei militari, che hanno risposto con lancio di lacrimogeni per riuscire a disperdere la folla. Le cronache riferiscono che ad organizzare il ritrovo sarebbe stato il 19enne rapper Neima Ezza. Non risultano fermati né feriti ma gli investigatori sono al lavoro per identificare alcuni dei partecipanti proprio a partire dai video che circolano.
Si è reso quindi necessario da parte della Polizia il lancio di un lacrimogeno per interrompere tali azioni. Riportata la situazione alla calma, la Questura di Milano ha mantenuto un presidio di Polizia nella zona sino al completo ripristino dell'ordine.
La Polizia di Stato denuncia il rapper "Neima Ezza" per manifestazione non preavvisata
A seguito di questi eventi, nel pomeriggio di ieri, lunedì 12 aprile, gli Agenti della Digos e della Squadra Mobile hanno convocato il giovane rapper in Questura e gli hanno notificato una elezione di domicilio denunciandolo all'Autorità Giudiziaria per essersi reso promotore, in luogo pubblico, di un raduno di centinaia di persone senza averne dato preventivamente avviso al Questore, come previsto dall'articolo 18 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Proseguono le indagini per ricostruire la dinamica dell'aggressione nei confronti degli agenti impegnati nel servizio di ordine pubblico anche con l'ausilio di supporti video assicurati dalla Polizia Scientifica al
momento dei disordini.