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“Caro netturbino, anche se non ti conosco, ti voglio bene”: la lettera di una bambina per dire "grazie" agli operatori

Non è la prima volta che gli operatori Ala trovano messaggi del genere scritti dai bambini

“Caro netturbino, anche se non ti conosco, ti voglio bene”: la lettera di una bambina per dire "grazie" agli operatori
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“Caro netturbino, anche se non ti conosco, ti voglio bene”: la lettera di una bambina di Legnano per dire "grazie" agli operatori che ritirano la pattumiera di casa sua.

“Caro netturbino, anche se non ti conosco, ti voglio bene”: la lettera di una bambina per dire "grazie" agli operatori

“Caro netturbino, sono la bambina che abita qui in questa casa. Ti ho scritto questo messaggio perché sei molto gentile a ritirare la nostra pattumiera e poi ti svegli presto forse per noi. Io ti voglio ringraziare per questa cosa. Anche se non ti conosco, ti voglio bene”. Si è firmata con il cognome e l’iniziale del nome, la bimba che risiede a Legnano in via Pietro Micca e che questa mattina ha fatto trovare il proprio messaggio sul coperchio del secchio verde adibito alla raccolta del vetro. L'addetto alla raccolta del vetro ha preferito lasciare il biglietto sul coperchio del contenitore, in modo che la bambina potesse leggere il breve messaggio di risposta che lui le ha scritto. "Piccoli gesti che fanno bene al cuore", ha commentato, con un sorriso, rientrando in sede a fine servizio.

Altri gesti simili

Non è la prima volta che gli operatori Ala trovano messaggi del genere scritti dai bambini: lo scorso anno, durante il periodo del lockdown, sui cassonetti della raccolta erano comparsi disegni, pensierini, poesie. Qualcuno aveva addirittura lasciato dei cioccolatini e un uovo di Pasqua attaccati al cancello: dolci dimostrazioni di gratitudine per chi, dovendo mantenere pulite le città, era esposto ogni giorno al rischio del contagio e non poteva starsene protetto fra le quattro mura domestiche, come la maggior parte delle persone.
Che i messaggi dei bambini siano cosa molto apprezzata dagli operatori è evidente: sono stati conservati tutti e qualcuno addirittura è stato esposto a lungo sul parabrezza dei mezzi utilizzati ogni giorno per i vari servizi.

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