Settimo

Una luce sull'endometriosi

L'iniziativa di sensibilizzazione su una malattia subdola ma molto diffusa

Una luce sull'endometriosi
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Una marcia virtuale per alzare il livello di consapevolezza sull’endometriosi, subdola patologia che colpisce numerose donne e di cui, spesso, si fatica a parlare.

Luce gialla

Fra il 26 e il 28 marzo il gruppo nazionale Endomarch Team Italy, invece, promuoverà diverse iniziative in tutta Italia per alzare il livello di consapevolezza fra le donne. Come avviene ormai dal 2014, il gruppo lancerà una marcia (che quest’anno sarà virtuale), con l’obiettivo di coinvolgere le donne e dire «stop al silenzio» sulla questione. «Si stima che una donna su 10 sia affetta dall'endometriosi: nonostante questa malattia sia ampiamente diffusa, non è altrettanto conosciuta. La prevenzione è l’unica arma attualmente disponibile per una malattia che, ad oggi, non conosce cura. Prevenzione che purtroppo non risulta essere adeguata a seguito della scarsa informazione rispetto alla patologia» spiegano da Endomarch.
Quest’anno, anche diversi enti istituzionali parteciperanno alla campagna di sensibilizzazione: sia il Municipio di Settimo Milanese, sia il Pirellone sede di Regione Lombardia, aderendo alla campagna «Facciamo luce sull’endometriosi», saranno illuminati con luci gialle nella serata del 27 marzo. Iniziativa che sarà replicata in ben 55 capitali del mondo.

Il gruppo di supporto a Settimo

A Settimo Milanese, ormai da alcuni anni, il tema non è più tabù: questo grazie soprattutto all’impegno di due donne, Giulia Strada e la dottoressa Margherita Benni, che in città hanno fondato il «Gruppo di sostegno» dedicato alle donne affette da Endometriosi, con l’obiettivo di aiutarsi e confrontarsi.
Grazie anche al sostegno offerto dall’amministrazione comunale di Settimo, il gruppo ha potuto ritrovarsi in numerose occasioni negli ultimi tre anni, coinvolgendo donne di ogni età, e creando canali di condivisione e discussione via WhatsApp o facebook rimasti attivi anche in questo ultimo anno vissuto fra pandemia e divieti di assembramenti.
Come spiega il Ministero della Salute, «si tratta di una malattia difficilmente riscontrabile e che spesso viene affrontata in solitudine, aggravandone gli effetti e ritardandone la possibilità di intervento. In Italia sono affette da endometriosi il 10-15% delle donne in età riproduttiva; la patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire. Le donne con diagnosi conclamata sono almeno 3 milioni. Il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce d'età più basse. La diagnosi arriva spesso dopo un percorso lungo e dispendioso, il più delle volte vissuto con gravi ripercussioni psicologiche per la donna».

Non restare sole

L’endometriosi colpisce l’apparato riproduttivo femminile, provoca sanguinamenti interni, infiammazioni croniche e tessuto cicatriziale, aderenze ed infertilità.
Una condizione di sofferenza che spesso viene vissuta nel silenzio.
«Noi offriamo la possibilità di confrontarsi sulle esperienze vissute, e non tenersi dentro il dolore» racconta Giulia Strada. «Sempre insieme alla dottoressa Benni, con il supporto anche di altri medici, appena sarà inizieremo ad affrontare anche il tema della Fibromialgia, altra patologia difficile da “raccontare”».

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