didattica a distanza

“Giù le mani dalla scuola”, il grido di aiuto di una mamma che fa da portavoce

Barbara è la mamma di due bambini che vanno in seconda e quinta elementare alla scuola Manzoni di Parabiago.

“Giù le mani dalla scuola”, il grido di aiuto di una mamma che fa da portavoce

“Giù le mani dalla scuola”, il grido di aiuto di una mamma: “La dad non è scuola”

“Giù le mani dalla scuola”, il grido di aiuto di una mamma che fa da portavoce

Barbara  è la mamma di due bambini che vanno in seconda e quinta elementare alla scuola Manzoni di Parabiago. Come lei sono molti i genitori che da quando c’è la didattica a distanza sono in seria difficoltà.
“Sono preoccupata per l’istruzione dei miei figli. Le maestre sono in ritardo con il programma. Bisogna trovare la soluzione. I bambini sono frustrati, spesso non riescono a stare davanti al computer tante ore di seguito”.
La paura di mandare a scuola i bambini in presenza c’è ma Barbara e tutti gli altri genitori sono sicuri che tutti gli alunni sanno rispettare le regole: “Portano la mascherina fino 8 ore al giorno, igienizzandosi le mani di continuo. I banchi sono ben distanti l’uno dall’altro”. Eppure tutto questo non è bastato per non far chiudere le scuole.
“La dad non è scuola – gridano a gran voce i genitori – I bambini devono imparare a confrontarsi con i loro compagni, con le maestre e con il mondo.E davanti ad un pc questo non si può fare”.