Un colosso della logistica interessato all’area: il punto

Safosa: tra passato e futuro di Gaggiano

Un colosso della logistica interessato all’area: l’annuncio del sindaco riaccende i riflettori sul sito che negli anni Duemila ospitava una realtà da 500 dipendenti

Safosa: tra passato e futuro di Gaggiano
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Un colosso della logistica interessato all’area: l’annuncio del sindaco riaccende i riflettori sul sito che negli anni Duemila ospitava una realtà da 500 dipendenti

Safosa: tra passato e futuro di Gaggiano

«La più grossa operazione che abbiamo vissuto a Gaggiano dal Dopoguerra ad oggi»: dopo quasi due anni e mezzo di silenzio l'area ex Safosa è tornata prepotentemente al centro del dibattito politico cittadino con l'annuncio del sindaco Sergio Perfetti nel corso dell'ultimo consiglio comunale, andato in scena il 22 febbraio. Parole che stanno destando grande interesse e che certificano il cambio di prospettive avvenuto con l'ingresso sulla scena della società Logicor, colosso internazionale della logistica.

Safosa: un pezzo di storia gaggianese

L'area interessata costituisce un pezzo di storia di Gaggiano: in via Lombardia negli anni Ottanta sorsero gli stabilimenti della azienda cosmetica Safosa, che a metà anni Duemila, sotto la gestione Unilever, giunse a dare lavoro a ben 500 dipendenti. Poi il rapido declino, iniziato nel 2008 con la scelta della proprietà di delocalizzare parte della produzione in Slovacchia. Solo l'inizio dello smantellamento, sino alla messa in liquidazione della società nel febbraio del 2012 e alla definitiva chiusura a metà marzo 2013. Nessuno degli ipotetici acquirenti fece il passo decisivo, lasciando così a casa centinaia di dipendenti. E ponendo gli amministratori gaggianesi di fronte al tema della riqualificazione della vasta area industriale.

Anni alla ricerca di un nuovo progetto

Negli anni immediatamente successivi alla chiusura dei cancelli, è stata coltivata una pista che portava alla trasformazione del sito industriale in un centro commerciale con delle zone residenziali. Con un punto fermo richiesto dal sindaco Sergio Perfetti durante il suo primo mandato: la realizzazione della cosiddetta «Circonvallazione ovest». Ma anche il progetto commerciale-residenziale si rivela un vicolo cieco, con trattative già di fatto sfumate nel 2018. Poi il silenzio, sino agli aggiornamenti giunti questo febbraio.

I primi contatti con Logicor

Come spiegato dal sindaco, i primi passi della nuova trattativa hanno visto Logicor far pervenire una richiesta di parere preventivo in merito ad un progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana, che porterebbe alla realizzazione di un polo per la logistica innovativa. Ed il primo cittadino ha già avuto dei colloqui preventivi, anche con Città metropolitana, che avrebbero dato esiti positivi, procedendo anche con gli uffici comunali all’individuazione delle specifiche professionalità per l’attività di approfondimento tecnico/giuridico di un progetto che si preannuncia particolarmente ambizioso. La contropartita è sempre la stessa: la realizzazione della «Circonvallazione ovest», che diventa ancor più imprescindibile mettendo in conto lo spostamento di mezzi che genererebbe il polo logistico.

Un colosso presente in diciassette Paesi

Ma chi sono gli interlocutori? Logicor si presenta come una realtà indubbiamente solida: fondata nel 2012 da Blackstone Group, è presente in diciassette Paesi. In Italia i suoi magazzini occupano una superficie complessiva di un milione di metri quadri. La gran parte del portafoglio logistico è concentrata nelle aree industriali di Roma e del Nord Italia, prevalentemente lungo le autostrade A4 e A1. La maggior parte dei magazzini Logicor sono centri di distribuzione di grandi dimensioni, con una superficie media di 35mila metri quadri.

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