Nuova via Santo Stefano porfido al posto dell'asfalto
Il centrodestra riprende in mano il progetto per il rifacimento della fognatura ma lo "arricchisce" di una nuova pavimentazione in linea col centro storico.
L'Amministrazione guidata da Dario Galli conferma in consiglio a Tradate il progetto per il rifacimento della via Santo Stefano che porta alla chiesa parrocchiale. Intervento da 610mila euro.
Progetto modificato per la nuova via Santo Stefano
Da 510mila a 610mila euro, ma mettendo mano sia alla fognatura che alla pavimentazione. Così, col passaggio di consegne alla guida del Comune, è cambiato anche il progetto per la sistemazione di via Santo Stefano. La prima presentazione infatti era avvenuta sotto l'Amministrazione di Laura Cavalotti. Allora si prevedeva un intervento a lotti dall'incrocio con corso Bernacchi sino alla rotonda di via Melzi per la sostituzione dell'attuale fognatura in mattoni con una più moderna e a prova di allagamenti, in tubatura. Con un rispristino del manto in asfalto per contenere i costi. Ma già in quella sede c'era chi, il consigliere di Partecipare Insieme Maurizio Alberti, avrebbe preferito si cogliesse l'occasione per intervenire anche sulla parte visibile della strada.
Pietre e porfido per "unire" la via al centro storico
Come promesso e già fatto in altri casi (come per i varchi), l'Amministrazione di Centrodestra non ha annullato l'opera, rivedendola secondo i propri indirizzi. Le modifiche approntate sono tutte sull'estetica: via l'asfalto, spazio al porfido e alla pietra in tre tonalità diverse per delimitare gli spazi della carreggiata (per le auto, per pedoni e bicilette e per la sosta). "Parliamo di una delle vie storiche della città, l'unica ancora in asfalto - hanno spiegato prima l'assessore Claudio Ceriani in commissione poi il sindaco Galli in consiglio - La nostra idea è di unirla finalmente col centro storico, con un intervento sulla linea di quanto fatto in passato in corso Matteotti e via Cavour". "Non è solo un intervento estetico - ha poi precisato Galli - Parliamo di un'opera che durerà un secolo. Questo investimento finanzierà un'opera che durerà un secolo e che non richiederà continue manutenzioni. A differenza di un'asfaltatura che, pur costando meno in questa prima fase, va manutenuta e rattoppata continuamente".
Minoranza contraria
L'opposizione, almeno quella del Pd e di Partecipare Insieme 2.0, non ha nascosto il proprio scetticismo e la sua contrarietà al porfido. Sia per i costi, come dimostra l'emendamento al Bilancio persentato dal Pd, sia per i disagi causati dal porfido. "Negli anni in cui abbiamo amministrato abbiamo ricevuto continue lamentele dai residenti per il rumore causato dalle auto in transito dove c'è il porfido - aveva fatto notare in commissione Sergio Beghi - Vorremmo che si interpellassero i residenti interessati, ascoltando le loro opinioni e considerandole per arrivare a un progetto definitivo che non crei nuovi disagi". Dal canto suo, l'Amministrazione promette massima attenzione. "La rumorosità del porfido dipende essenzialmente dalla distanza delle varie mattonelle - aveva replicato Ceriani - Infatti la rumorosità ad Abbiate o in corso Matteotti è ben diversa da quella del corso Bernacchi, dove sono più distanziate. Faremo tutte le valutazioni del caso e non mancheranno le occasioni per illustrare e condividere il progetto sia col consiglio comunale che coi cittadini". L'inizio dell'opera è previsto infatti tra fine 2018 e inizio 2019.