Sport diffuso in città: la ripartenza è open air
Il sindaco: «Dobbiamo renderci conto che dietro una palestra e una piscina chiuse, o dietro un’associazione ferma da mesi ci sono famiglie che non vedono entrate, che non possono lavorare. Inizia a diventare difficile da sopportare».
Sport diffuso in città: la ripartenza è open air. La frizzante realtà associativa corbettese scalpita, ferma ai box, per quanto riguarda soprattutto la parte sportiva, da quasi un anno. Un desiderio, quello di tornare protagonisti, intercettato dai consiglieri delegati di maggioranza, da Sergio Grittini, che coordina lo sport, a Sandra Bronzetti ed Elda Rondena, che tirano le file con le varie realtà legate anche alla terza età.
E così, convocate online, le associazioni hanno chiesto come e quando potranno tornare in pista. Palestre e spazi chiusi restano off-limits, nonostante gli allentamenti della zona gialla, ma le attività all’aria aperta sono consentite. E così, ecco una «palestra diffusa» nei tanti spazi pubblici open air» della città.
Sport diffuso in città
Il primo cittadino, Marco Ballarini, spiega la filosofia della scelta, in linea con la sua battaglia in difesa della categoria del ristoro: «Dobbiamo renderci conto che dietro una palestra e una piscina chiuse, o dietro un’associazione ferma da mesi ci sono famiglie che non vedono entrate, che non possono lavorare - afferma - Inizia a diventare difficile da sopportare».
Luoghi pubblici a disposizione
Ma c’è un altro lato della medaglia: sport fermo, vuol dire anche impossibilità per i cittadini di fare qualcosa per tenersi in forma, per la propria salute e benessere: «Lo sport non è solo divertimento o agonismo – continua – ma anche stare bene, è una prevenzione e una forma di socialità. Così abbiamo incontrato virtualmente le nostre società sportive e abbiamo deciso di cogliere questa loro esigenza».
Così, i luoghi pubblici della città, come i parchi Ferrario e di via Repubblica, ma anche il parcheggio dell’Ondaverde, messo a disposizione dal privato o il bosco urbano (e gli stadi per il calcio), diventeranno palestre a cielo aperto per riaprire l’attività individuale e l’allenamento. Complice il fatto che si marcia verso la primavera, si opta per uno sport diffuso, anche se organizzato negli spazi e nei luoghi.
In questi giorni, le associazioni (15 quelle presenti alla riunione virtuale) manderanno in municipio richieste e disponibilità, così da creare un calendario (in divenire, in base anche al meteo) per capire chi sarà dove e in quale momento. Niente giochi di squadra, ma attività volte al benessere e all’allenamento singolo, anche per chi non aderisce alle associazioni. Senza limiti di età.
Le regole: distanze, niente contatti, contingentamento. Alla regia il Comune, sul palcoscenico cittadino le belle realtà sportive di Corbetta.