Zona gialla

Riaprono 51mila attività, nel 2020 quasi dimezzato il fatturato

Coldiretti: ""Le riaperture rappresentano un’opportunità per il ritorno alla normalità di 10 milioni di persone residenti in Lombardia, ma è anche un’importante boccata di ossigeno per le attività di ristorazione".

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Riaprono 51mila attività, nel 2020 quasi dimezzato il fatturato. Con il passaggio in zona gialla riaperti in Lombardia per il servizio al tavolo o al bancone circa 51mila tra bar, ristoranti, pizzerie, oltre che gli agriturismi, dopo le chiusure e le limitazioni imposte dall’emergenza Covid19. E’ quanto afferma la Coldiretti regionale in riferimento alla nuova mappa dei colori che promuove quasi tutta Italia, con l’eccezione di Umbria, Puglia, Sardegna, Sicilia e la Provincia di Bolzano ancora arancioni.

Riaprono 51mila attività, nel 2020 quasi dimezzato il fatturato

"Le riaperture rappresentano un’opportunità per il ritorno alla normalità di 10 milioni di persone residenti in Lombardia, ma è anche un’importante boccata di ossigeno per le attività di ristorazione che si classificano tra quelle più duramente colpite dalle misure restrittive. A livello italiano – stima la Coldiretti su dati Ismea – si registra un crack senza precedenti per la ristorazione nazionale, che nel 2020 dimezza il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro".

Zona gialle, attività aperte fino alle 18

Nelle regioni gialle a minore criticità  le attività di ristorazione al tavolo sono comunque consentite solo dalle  5 alle 18 con la possibilità della consegna a domicilio, nonché fino alle  22 della ristorazione con asporto.

"Le limitazioni fino alle 18 per i bar riducono ulteriormente la sostenibilità economica per giustificare le aperture, tanto che in molti preferiscono mantenere le serrande abbassate. Lo stop and go delle ordinanze per le aperture e le limitazioni presenti creano infatti ostacoli alla programmazione delle attività che si fondano su acquisto e vendita di prodotti deperibili", dice Coldiretti.

Coldiretti: "Si sotenga la filiera"

"Le limitazioni alle attività di impresa – conclude la Coldiretti – devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione ma serve anche una riflessione sulla possibilità di apertura serale dei ristoranti anche alla luce delle importanti misure di sicurezza adottata, quali il distanziamento dei posti a sedere facilmente verificabile, il numero strettamente limitato e controllabile di accessi, la registrazione dei nominativi di ogni singolo cliente ammesso"

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