Il grido d'allarme delle estetiste: "Fateci lavorare"
Da Rho ai comuni limitrofi come Arese e Novate Milanese ma anche da Bergamo, Brugherio, Carate Brianza e Legnano
Trenta titolari di centri estetici si sono ritrovate in piazza San Vittore a Rho per protestare
Perdiamo il 60% dei guadagni rispetto allo scorso anno
I parrucchieri possono tenere aperti, i centri di medicina estetica continuano a lavorare regolarmente senza problemi mentre noi siamo costrette a tenere le nostre serrande abbassate, a lasciare a casa in cassa integrazione i nostri dipendenti, a registrare una perdita di fatturato di circa il 60% rispetto allo scorso anno. Adesso diciamo basta, siamo pronte a fare ricorso al Tar per rivendicare i nostri diritti. Parte da Rho la protesta delle estetiste che nella mattinata di oggi si sono ritrovate nella centralissima piazza San Vittore
La nostra chiusura è un incentivo al lavoro nero
Da Rho ai comuni limitrofi come Arese e Novate Milanese ma anche da Bergamo, Brugherio, Carate Brianza e Legnano, erano una trentina le estetiste in piazza per raccontare come stanno vivendo questo ennesimo periodo lontano dai loro negozi. "La decisione di tenere chiusi i centri estetici, oltre a essere una punizione è anche un incentivo per il lavoro nero. Basta andare sui social, anche in questo periodo di lockdown per vedere quante sono le persone che fanno le unghie in casa. Abitazioni private dove i nostri clienti possono andare senza problemi visto che i controlli esistono solamente per i negozi
Presenteremo ricorso al Tar per poter tornare a lavorare
Mentre a Rho le estetiste protestano, a Roma il rappresentante della "Confestetica" starebbe per presentare un ricorso al Tar per la riapertura dei negozi. "Nonostante questo passo non ci sentiamo tutelate della nostra categoria - affermano le ragazze presenti in piazza San Vittore a Rho - Siamo stufe, stiamo pagando regolarmente le tasse nonostante non lavoriamo da mesi. Il nostro codice Ateco sembra essere sparito dai negozi che possono rimanere aperti visto che noi siamo sempre le prime a pagare, a dover tenere chiusi i nostri esercizi commerciali
A Rho la prima di una lunga serie di manifestazioni di protesta
Quella di Rho è solamente la prima di una serie di protesta che le estetiste hanno deciso di mettere in atto nelle prossime settimane. "Oggi è la prima volta che ci troviamo insieme, è nato tutto da un passaparola, da messaggi sul telefono, oggi siamo qui in 30, poi saremo in 100 e alla fine siamo certe, se purtroppo le cose andranno avanti in questo modo, siamo certe di raggiungere dei numeri tali da poter andare a Roma a protestare davanti al Governo".