Solidarietà

"Caro Babbo Natale vorrei...", scrivi anche tu: per ogni letterina un pasto donato ai bisognosi

Continua l'iniziativa editoriale del Gruppo Netweek in collaborazione con il Banco alimentare. Hanno aderito anche I Legnanesi!

"Caro Babbo Natale vorrei...", scrivi anche tu: per ogni letterina un pasto donato ai bisognosi
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"Caro Babbo Natale vorrei...", continua l'iniziativa di solidarietà del Gruppo Netweek in vista delle prossime festività.

"Caro Babbo Natale vorrei…": esprimendo un desiderio aiuti una persona in difficoltà

Ognuno di noi ha tanti desideri. E, probabilmente, in un anno dalle tinte fosche come il 2020 ancor di più. Ora, esprimendoli si potrà anche fare del bene. Avremo infatti l’occasione di donare un pasto a una persona bisognosa.

Protagonisti i lettori, dai più piccoli ai più grandi

"Caro Babbo Natale vorrei…" è la nuova iniziativa editoriale del Gruppo Netweek pensata in vista delle prossime festività. Un progetto che avrà come sempre al centro i lettori (dai più piccoli ai più grandi) che, attraverso un apposito canale on line attivo fino a lunedì 21 dicembre (https://carobabbonatalevorrei.it/), potranno scrivere la loro letterina per Babbo Natale, esprimendo il desiderio che portano nel cuore. Le letterine saranno pubblicate settimanalmente da Settegiorni, Settegiorni Bollate-Garbagnate, Settegiorni Legnano-Alto Milanese e Settegiorni Magenta-Abbiategrasso sulle uscite in programma fino alla Vigilia.

Doniamo solidarietà, doniamo un pasto a chi ha bisogno

Un desiderio dal significato speciale per ciascuno di noi. Ma a questo il Gruppo Netweek ha deciso di aggiungerne un altro: la solidarietà. Abbiamo, insomma, deciso di alimentare la speranza. Per ogni letterina che verrà scritta e inviata, i nostri settimanali doneranno a Banco Alimentare (realtà da tempo impegnata nel combattere lo spreco alimentare e nell’aiutare le persone in difficoltà: nel 2019 sono state quasi un milione e mezzo) un contributo per distribuire 500 grammi di alimenti a chi è in difficoltà, una quantità pari a un pasto (stima adottata dalla European food banks federation).

Le letterine della Teresa, della Mabilia e del Giuàn

Cosa aspettate? Anche la Teresa, la Mabilia e il Giuàn dei mitici Legnanesi hanno scritto le loro letterine a Babbo Natale!

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Nelle foto di Federico Vagliati, da sinistra verso destra Enrico Dalceri (Mabilia), Antonio Provasio (Teresa) e Lorenzo Cordara (Giovanni)

"Caro Babbo Natale vorrei...", scrivi anche tu: per ogni letterina un pasto donato ai bisognosi

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«Caro Babbo Natale, qui è la Teresa che ti scrive, dal cortile della famiglia Colombo. Noi pover crist ti scriviamo spesso, lo sai, non solo a Natale, ma ogni volta che abbiamo bisogno dell’aiuto di qualcuno che ci dia una pacca sulla spalla e ci dica “Puoi farcela, anche stavolta”. Ecco, quest’anno la mia letterina ha tante firme, oltre alla mia e a quelle di tutte le amiche del cortile: abbiamo un gran bisogno che qualcuno ci dica “Puoi farcela, anche stavolta”. Puoi occuparti tu di chi è più in difficoltà? Abbiamo molta fiducia in te, Signor Babbo Natale… tutti insieme, possiamo farcela. In fede, Colombo Teresa da Legnano.
P.s.: Chiariamo una volta per tutte le cose… non sono io la Befana!
P.p.s: Non tenere conto di tutte le volte che ti ho chiesto di portare via il Giuàn… Come farei senza di lui e senza la mia Mabilia!».
La Teresa

«Caro Babbo Natale, sono sicura che avrai già sentito parlare di me, sono la Mabilia! Ho sempre desiderato un abito di velluto rosso come il tuo, bordato di pelliccia bianca, e magari con qualche paillettes! Quest’anno non avrei molte occasioni di sfoggiarlo, mi accontenterò di un defilé nel cortile. Ora che non ci sente nessuno, ecco il mio desiderio: mi piacerebbe accompagnarti la notte di Natale, fare una carezza ai bambini che dormono e magari ti stanno sognando, distribuire regali, gioia e speranza. Non chiedo nulla per me, ma se puoi - oltre ai regali che ti hanno chiesto nelle letterine - dona a tutti i bambini amore, protezione e un mondo più bello».
La Mabilia

«Caro Babbo Natale, insomma, in famiglia il babbo sono io... anche se come ben sai non conto molto, perché in casa Colombo comanda la Befana… ops, la Teresa! Non confondiamo le cose e a ognuno la sua celebrità! Parliamo da uomo a uomo: ho bisogno di una mano quest’anno. Una mano perché tutti si sentano al sicuro, perché non si senta troppo la mancanza del calore tutti insieme intorno a un tavolo, una mano per trovare un buon motivo per sorridere e regalare un sorriso. Che ne dici, nel tuo sacco di regali, di portarci serenità, una cascata di sorrisi per tutti e aiuto per chi ne ha bisogno? Grazie Babbo Natale, ci conto, e per stavolta te lo concedo... l’unico vero Babbo sei tu!».
Tuo, Giuàn

 

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