Ultimo saluto a don Emilio Colombo
Il commoso saluto del fratello prete e il grazie della comunità.
Ultimo saluto a don Emilio Colombo, venerdì 13 novembre nella Basilica di Magenta. Alla presenza di numerosi sacerdoti, celebrate le esequie del sacerdote magentino, morto a 79 anni, dopo una lunga malattia. Le esequie sono state presiedute da mons. Luca Raimondi.
Il saluto dell'Arcivescovo
In apertura della Messa, il saluto, a distanza dell'Arcivescovo Mario Delpini, in isolamento col Covid: "Desidero partecipare alla preghiera di suffragioe riconoscenza di chi ha conosciuto, stimato e amato don Emilio. ha imparato in famiglia la serietà della fede, il senso di responsabilità per la comunità. La fermezza e la durezza per portare a buon fine i buoni propositi. E' ricordato per la generosità della dedizione, la coerenza della testimonianza, l'efficienza nelle realizzazioni". Ha infine ricordato i problemi di salute, la sua voglia di condividere coi coni fratelli.
Il ricordo del fratello
Tre letture del Vangelo, per descrivere il ministero del sacerdote. Ricordate le comunità che lui ha guidato, mettendo "Gesù e l'eucaristia al centro di tutto, traducendola nella vita concreta. Una parola che entra nella realtà", è stato detto durante l'omelia dal fratello don Tarcisio. Ripercorsa la sua vita difficile, anche a livello di salute: la malaria che lo portò in punto di morte, il Parkinson che lo ha afflitto negli ultimi anni. Una vita ispirata al messaggio dei focolari, all'unità e alla condivisione. Commoso, don Tarcisio ha ricordato il 50esimo di sacerdozio di don Emilio che si chiese: "Chi sarà il primo?". "E' stato lui, ma è stata una fortuna: il signore l'accoglie, ora che è lassù con mamma e papà sarà più facile anche per me e i fratelli trovare un posto in Paradiso".
Il grazie della comunità
Il parroco don Giuseppe: "In Cristo sei vivo, dico un grazie grande a nome di tutti", che ha parlato di significativa presenza in mezzo a noi per 4 anni. "Dai pulpiti delle nostre chiese hai annunciato che Dio è amore, con parole concrete, toccando anche aspetti sensibili della Dottrina sociale della Chiesa. Grazie per presenza silenziosa e orante". Il prevosto ha ricordato come, proprio nella Basilica di San Martino, 55 anni fa, don Emilio celebrò la sua prima Messa. Presenti anche i sindaci di Magenta e Robecco, ultime due comunità in cui il sacerdote ha operato.