"Sound Tracks", i The Groovie Brotherhood infiammano l'unica data 2020 del festival FOTO
Grande successo per il concerto della band che ha conquistato tutti con la sua carica a suon di blues

"Sound Tracks", per l'unica data dell'edizione 2020 del famoso festival jazz&blues grande concerto dei The Groovie Brotherhood che hanno spopolato all'auditorium comunale di Cerro Maggiore.
"Sound Tracks", unica data e grande successo
Hanno conquistato tutto il pubblico presente. Centocinquanta posti a sedere nell'auditorium comunale di via Boccaccio a Cerro Maggiore per l'unica data dell'edizione 2020 di "Sound Track", l'ormai famoso festival jazz&blues lanciato nel 2005 ma che quest'anno si è svolto nel rispetto delle normative anti-Covid. Ingressi ridotti e su prenotazione. Sul palco una band di talento: i The Groovy Brotherhood con on Francesco Pìu (voce e chitarra), Roberto Luti (batteria), Davide Speranza (armonica) e Silvio Centamore (batteria). Una "fratellanza" musicale all'insegna del blues che si è scatenata snocciolando brani all'insegna dell'improvvisazione e coinvolgimento. Il risultato? Pubblico entusiasta per quello che è stato definito da molti come, forse, uno dei più belli (o il più bello?) concerto visto finora nel festival.
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I commenti
Ad aprire la serata è stata il sindaco di Cerro Maggiore Nuccia Berra: "Un gruppo eccezionale, motivo di orgoglio per tutti noi di Cerro nell'aver ospitato questo evento". Poi l'assessore alla Cultura di Cerro Fioranna Pirola: "In questi mesi abbiamo conosciuto il buio ma abbiamo bisogno di emozionarci: questa esibizione era programmata per la primavera, prima che il Covid fermasse tutto. Ma grazie alla perseveranza di tutti noi oggi vogliamo guardare a un nuovo futuro: dobbiamo cambiare per poter andare avanti. In questa unica serata è stato concentrato tutto il lavoro degli organizzatori e dei nostri uffici. L'emozione della musica dal vivo, delle cultura, non ha paragoni. Rispettiamo poche e semplici regole per superare questo difficile periodo".
E Daniela Rossi, presidente del comitato promotore del festival e sindaco di San Vittore Olona: "Porto dei saluti importanti: quelli del grande bluesman Fabio Treves. Doveva essere qui con noi, come sorpresa, ma non è riuscito. Ci ha mandato i suoi auguri a suon di blues. L'unica data di quest'anno nasce dal fatto di voler creare un simbolo di tutta la manifestazione: abbiamo pensato subito di farla a Cerro, perchè è il Comune decano del festival essendo presente fin dalla sua nascita. E a nome di tutti ringrazio il Comune, che ha dato disponibilità ed entusiasmo".
E la serata è stata un successo: "Una band nata da poco, il nome è "splendida fratellanza": vedendo anche la situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo è un richiamo a come dovremmo affrontarla: se siamo davvero una fratellanza, se siamo uniti riusciremo ad affrontare la pandemia in modo più coeso e ce la faremo".