Maltratta e umilia i genitori che accudisce: arrestato
L'uomo si faceva cedere importanti somme di denaro che sperperava nel gioco d’azzardo

Maltratta e umilia i genitori che accudisce: arrestato italiano del '61 di Pero.
Maltratta e umilia i genitori che accudisce: arrestato
La scorsa settimana D.G. italiano del '61 di Pero, abbattendo la porta dell’abitazione degli anziani genitori, ha violato per l’ennesima volta la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare che gli era stata inflitta dal Tribunale di Milano.
Un familiare è accorso alle richieste di aiuto della badante, venendo picchiato con violenza dall’uomo che si allontanava prima dell’arrivo della volante.
A seguito dell’ennesimo episodio di violenza il Commissariato di Rho-Pero ha richiesto al Tribunale un provvedimento che aggravasse ulteriormente la misura cautelare attuale, con una maggiormente afflittiva: in accoglimento, il Giudice ha disposto la sostituzione dell’allontanamento dalla casa familiare con la misura cautelare della custodia in carcere.
L’uomo si occupava degli anziani genitori, invalidi, che maltrattava con aggressioni verbali, violenza economica (facendosi cedere importanti somme di denaro che sperperava nel gioco d’azzardo) e morale, costringendoli a subire prostrazioni ed umiliazioni ed a vivere in uno stato di continua sofferenza e di isolamento da parenti e amici.
Al tentativo degli altri familiari di intervenire, lo stesso reagiva con violenza e minacce nei loro confronti.
A nulla sono valsi l’ammonimento a cessare le proprie condotte moleste prima, e la misura dell’allontanamento dalla casa familiare poi, con divieto di avvicinarsi all’abitazione dei genitori e degli altri familiari.
Difatti non sono mai cessate le continue e violente trasgressioni che hanno evidenziato l’inadeguatezza delle misure adottate dal Tribunale, che non sono riuscite a contenere il carattere violento dell’uomo e che non hanno rappresentato un valido deterrente per scongiurare il pericolo della reiterazione del reato: continuando difatti a attivare l’intervento di pattuglie della volante a causa della totale incapacità di autocontrollo evidenziata dall’uomo, nei confronti di chiunque si frapponesse alla sua personalissima gestione familiare.