arrestato

Lancia sassi verso i pendolari, il capotreno interviene per difenderli e viene aggredito

L'uomo, classe 1990, è stato arrestato.

Lancia sassi verso i pendolari, il capotreno interviene per difenderli e viene aggredito
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Nella serata di ieri, 13 luglio 2020, il personale delle volanti della Questura di Como è intervenuto alla stazione ferroviaria di Como Lago, dove un uomo, di origini magrebine, in evidente stato di ebbrezza alcolica, aveva aggredito un capotreno delle Ferrovie Nord.

Lancia sassi verso i pendolari, il capotreno interviene per difenderli e viene aggredito

Il capotreno era in attesa di prendere servizio a bordo dell’ultimo treno per Milano quando ha visto che un uomo lanciava dei sassi all’indirizzo di alcune persone che all’interno della stazione ferroviaria, attendevano il medesimo treno. Il capotreno è intervenuto in difesa dei presenti e l’extracomunitario ha risposto lanciando dei sassi ed inseguendolo sino dentro al bar della stazione.  Nel frangente il magrebino si è impossessato di un paio di occhiali di modesto valore che erano in vendita all’interno del bar. Il capotreno ha chiesto al titolare del bar di avvisare le forze dell’ordine e due volanti convergevano tempestivamente sul posto.

L’extracomunitario ha oltraggiato anche gli operatori di polizia e durante le fasi del suo accompagnamento in Questura sbatteva la testa contro il plexiglas e la portiera della volante. In Questura l’uomo veniva identificato per M. A. classe 1990, cittadino tunisino, regolare sul territorio dello stato coniugato con cittadina italiana, con più alias e precedenti di polizia per furto, rapina, estorsione, resistenza a pubblico ufficiale e reati inerenti gli stupefacenti.

La convalida dell’arresto

A suo carico sono state raccolte prove inconfutabili sulla sua colpevolezza. E’ stato tratto in arresto per i reati di resistenza, oltraggio, lesioni e furto aggravato, e trattenuto alle camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo che si è tenuto nella mattinata di oggi e si è concluso con la convalida dell’arresto con rinvio del processo all’udienza del 9 settembre per la trattazione su richiesta del difensore dell’arrestato e l’irrogazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Allo stato è al vaglio l’adozione di provvedimenti ulteriori in ordine alla presenza del tunisino sul territorio dello Stato. Il risultato è stato ottenuto in ragione del tempestivo intervento degli operatori di polizia, ma soprattutto grazie all’elevato senso civico del capostazione che ha coraggiosamente impedito che il magrebino ferisse le persone presenti in quel momento all’interno della stazione.

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