Ex discarica, la proprietà chiede oltre 2 milioni di risarcimento al Comune
Ecoceresc ha inviato la richiesta all'Amministrazione comunale cerrese. Il motivo? I bilanci in perdita di questi anni.
Ex discarica di Cerro Maggiore, la richiesta di risarcimento è arrivata al Comune a firma della società proprietaria dell'area. Provini: "Al lavoro con Rescaldina per dire no a questo provvedimento".
Ex discarica di Cerro Maggiore, nuovo capitolo
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno: la società che gestisce l’ex discarica ha infatti avanzato una richiesta di danni al Comune pari a 2.400.000 euro.
E’ quanto si appreso durante l’ultimo Consiglio comunale andato in scena settimana scorsa.
A darne notizia è stato il sindaco Nuccia Berra che ha comunicato a maggioranza e opposizione il documento arrivato sulla sua scrivania a firma di Ecoceresc (ex Simec), società che gestisce appunto il Polo Baraggia, dove negli anni Novanta era nata la "più grande pattumiera d’Europa", maxi discarica poi chiusa grazie alla rivolta della popolazione.
Berra non ha voluto dare altre informazioni: "Ne parleremo quando la questione sarà all’ordine del giorno" ma pressata dal consigliere Roberto Ce’ della lista di minoranza Bene Comune ("Ma come? Ci mandate tutti a casa così senza dire nulla su una cosa così importante?") è stato l’assessore alla Sicurezza, Polizia Locale e con delega apposita alla Discarica Alessandro Provini a prendere la parola: "Siamo al lavoro col Comune di Rescaldina per trovare la quadra sulla strategia difensiva. La società argomenta che, negli anni in cui è stata fatta la convenzione, prima Simec e poi Ecoceresc, ha avuto tutti i bilanci in perdita. E chiedono quindi al Comune di ripianarle. Una richiesta che ha fatto sobbalzare anche noi sulla sedia: chiedono 2.200.000 euro su questa partita e poi 20mila euro all'anno che asseriscono di aver pagato per le fidejussioni negli ultimi quattro anni. Ma vero è il discorso sarebbe da quando sono state chieste di togliere le fidejussioni, ossia da due anni. Insomma loro dicono: stavamo lavorando per voi, siccome sono andato in perdita pagate voi per noi".
Cerro Maggiore e Rescaldina sono quindi pronti a un nuovo passo legale contro la proprietà che, come noto, doveva prima riempire la parte restante dell'ex discarica con terre e rocce da scavo per poi presentare il progetto di riempimento con fanghi industriali (progetto questo sospeso da Città metropolitana ma su cui vi è il ricorso della società).