Corbetta

"Il sindaco incentivi servizi pubblici invece che favorire realtà private"

L'attacco del Pd: "Interventi a spot, di breve respiro, fatti per avere un immediato consenso senza quella progettualità che può far fare un salto di qualità".

"Il sindaco incentivi servizi pubblici invece che favorire realtà private"
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Il Pd torna a criticare la gestione amministrativa cittadina. Così il sindaco Ballarini interpreta, secondo i dem, la ripartenza: “Aiuti economici a pioggia, creazione di servizi soprattutto di tipo sanitario paralleli a quelli pubblici, e il sindaco, non sappiamo su quali basi, si fa garante della qualità dei servizi – incalzano i dem - E’ stato così per i test sierologici, è stato così per la sanificazione con l’ozono, è così per le ultime boutade dell’ostetrica a domicilio  e dell’ambulanza ad uso esclusivo dei corbettesi . Interventi a spot, di breve respiro, fatti per avere un immediato consenso senza quella progettualità che può far fare un salto di qualità a Corbetta. Tanti like sui social, ma poche idee per un futuro che, inevitabilmente, dobbiamo immaginare diverso dal nostro anche recente passato, da cui però dobbiamo imparare”.

"Il sindaco incentivi servizi pubblici invece che favorire realtà private"

Un approccio che non piace ai dem: “Pensiamo che i soldi pubblici debbano essere spesi per interventi strutturali, che modifichino veramente la qualità della vita dei cittadini. Dare risposta a bisogni nuovi richiede una progettualità molto lontana da quanto Ballarini ci propina ogni giorno, cioè un po’ di soldi   e qualche  proposta fumosa e  irrealizzabile. Nell’ultimo Consiglio comunale ad esempio  si è trovato in grande difficoltà a spiegare che cosa intendesse col progetto dell’ambulanza legata  alla farmacia comunale e le giuste sottolineature delle opposizioni non hanno trovato risposte se non in un imbarazzante balbettio del sindaco”, è l'affondo. E dal Pd snocciolano alcune idee: “Vorremmo che un cittadino di Corbetta, in futuro, possa immaginare i suoi bisogni sanitari soddisfatti in questo modo: in paese un luogo in cui trovare per almeno 12 ore al giorno, medici di medicina generale o pediatri di libera scelta in grado di visitarlo, specialisti convenzionati, infermieri in grado di effettuare interventi di base. Fantascienza? No, tutto questo sulla carta esiste già. La riforma della Medicina di Base del 2009 prevede la  creazione a livello locale di forme di associazionismo tra medici in grado di presidiare il territorio, facendosi carico della cronicità  e creando convenzioni con specialisti (si chiamano PreSST: Presidi Socio Sanitari Territoriali) in modo da ridurre l’accesso al PS, ridurre il ricorso a visite specialistiche in ospedale e quindi accorciando le liste di attesa. A Corbetta ci sono giovani medici che sicuramente sarebbero interessati ad un progetto del genere e capaci di realizzarlo”.

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Secondo la minoranza, la direzione da prendere è opposta a quella intrapresa dal sindaco: “Mantenere contatti stretti con le strutture sanitarie territoriali come l’ospedale, esercitare il suo diritto/ dovere anche di controllo, e non mettersi in concorrenza con esse favorendo iniziative private parallele a pagamento. Può disporre di strutture comunali adatte alle sedi per i PreSST: la  ex casa di riposo don Cozzi è una struttura che  si presta benissimo a questo scopo.  Il Sindaco può mettere a disposizione la macchina comunale per tutto ciò che riguarda la parte burocratica e l’interfaccia con regione e ATS , al servizio dei medici interessati, che potrebbero essere scoraggiati dal dover affrontare  gli aspetti organizzativi”, incalzano i dem.  La casa di riposo potrebbe, secondo il Pd, “diventare un nodo importante per tanti servizi previsti dai PreSST, diventando luogo di promozione della salute per la popolazione anziana. Ma forse al sindaco l’idea di potenziare i servizi pubblici non piace molto”.

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