Mozione AdP, La maggioranza attacca il Carroccio

Presentata una mozione unita di tutte le forze per far sentire la voce di Arese

Mozione AdP, La maggioranza attacca il Carroccio
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Mozione AdP, anche le forze di maggioranza intervengono sull’accordo area ex Alfa che nelle ultime settimane sta facendo scaldare gli animi della vita politica aresina.

Mozione AdP, Arese deve dettare le condizioni

Lo scorso 30 novembre, in Consiglio comunale, è stata presentata una mozione dalla maggioranza dopo il comunicato sull'area Ex- Alfa diffuso nelle scorse settimane dal sindaco Michela Palestra.

"La mozione è nata per far presente che riteniamo intollerabile che Regione Lombardia continui a non coinvolgere in modo adeguato tutti i Sindaci. Contrariamente utilizza un canale privilegiato con i privati interessati ad operare sull’area. Arese detta le condizioni irrinunciabili per portare un progetto per quell’area in Consiglio Comunale".

Le richieste alla Regione

Proseguono le forze di maggioranza chiedendo alla Regione alcune condizioni irrinunciabili per portare un progetto per quell’area in Consiglio Comunale.

"Chiediamo il completamento delle infrastrutture previste dal primo accordo, con il ribaltamento del casello, la variante Varesina e la connessione al Sempione. Nuovi investimenti strutturali preliminari vincolanti. Inoltre l’abbattimento dell’inquinamento atmosferico, sostenibilità ambientale e il potenziamento del trasporto pubblico".

M5S e Arese in Testa si astengono

Inspiegabile secondo le forze di maggioranza l'astensione del Movimento 5 Stelle e di Arese in Testa. Loro, infatti, sorprendentemente considerano “i giochi fatti”. La mozione incassa, invece, il voto favorevole espresso dai consiglieri dei gruppi di minoranza Arese al Centro e Forza Italia.

Rammarico per l'assenza del Carroccio

"Rammarico per l’assenza alla seduta del consigliere del Carroccio, Sergio Cattaneo, che, però, dalle pagine di Settegiorni ha avanzato alcune richieste. Malgrado ciò resta la curiosità di sapere come si sarebbe espresso il rappresentante del partito del Presidente di Regione Lombardia. E se le sue richieste abbiano trovato la strada per risalire i gradini della gerarchia leghista. Di conseguenza fino ad arrivare a chi sta gestendo questo complesso intervento con piglio centralista. Sordo alla voce dei cittadini e dei loro rappresentanti".

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