DIRITTI E DIGNITÀ

#Maipiùindietro, l'appello di 40 mamme di figli con disabilità VIDEO

La rescaldinese Morena Manfreda, con altri genitori provenienti da tutta Italia, ha realizzato un video per sensibilizzare le persone sull’autismo.

Pubblicato:

#Maipiùindietro, l'appello di 40 mamme di figli con disabilità. La rescaldinese Morena Manfreda, con altri genitori provenienti da tutta Italia, ha realizzato un video per sensibilizzare le persone sull’autismo.

#Maipiùindietro, l'appello di 40 mamme

La rescaldinese Morena Manfreda, mamma di Manuel, 10 anni, un bambino autistico, torna di nuovo in campo per difendere i diritti delle persone con disabilità. Con Alessandra Brandi di Napoli, Arianna Bertoli di Dairago e altre 40 mamme provenienti da tutta Italia, Morena ha realizzato un video-appello per sensibilizzare le persone sull’autismo.
"Siamo mamme, come tante, ma di bambini speciali e viviamo una sfida che forse non conosci – raccontano le donne nel video – Per noi la vita non è cambiata il 4 marzo, per noi la fatica non finirà quando sconfiggeremo il virus, perché quando la disabilità tocca una famiglia lo fa per sempre. Noi siamo la voce dei nostri figli, sempre lasciati per ultimi, ma adesso magicamente spariti, come se potessimo delegare a una baby sitter il lavoro di un insegnante o potessimo avere tutte il privilegio di non dover lavorare".
Come si riparte? "Dopo una crisi si può ricostruire, quindi ripartiamo dall’infanzia e dalla disabilità. Vogliamo parlare di scuola, formazione, terapie mirate e diversificate nella nostra quotidianità speciale. Quando ripartiremo ricordatevi di chi è rimasto indietro, di noi, che alla domanda 'Ciao come stai?' risponderemo sempre con un allegro 'bene e tu?' perché noi non ci arrendiamo, perché noi la paura la prendiamo a morsi ogni volta che lottiamo per un futuro migliore. La dignità è un diritto, i nostri diritti sono la nostra e la vostra vita".
Morena, che sta costituendo con le altre mamme l’associazione 'Abilità diverse', spiega che "l’hashtag #maipiùindietro deriva dal fatto che il premier Conte, all’inizio dell’emergenza, aveva detto che nessuno resterà indietro. Non è stato proprio così; non vogliamo più essere invisibili per le istituzioni, le categorie fragili devono essere messe al primo posto".

 

TORNA ALL’HOMEPAGE PER LE ALTRE NOTIZIE

Seguici sui nostri canali