1 maggio, gli auguri del sindaco e le preoccupazioni per la fase 2
Il primo cittadino di Rescaldina Gilles Ielo riflette sugli scenari della ripartenza e la possibilità di recarsi dai propri affetti.

1 maggio, gli auguri del sindaco di Rescaldina Gilles Ielo per la Festa del lavoro e le preoccupazioni per la fase 2.
1 maggio, il messaggio del sindaco
Ecco il messaggio del sindaco Gilles Ielo: "Analizzati il Dpcm, i decreti del Ministero della Salute, l'ordinanza di Regione Lombardia e le puntuali note di chiarimento di Prefettura e Ats, e in seguito al confronto effettuato con i sindaci dell'Altomilanese, provvederemo nei prossimi giorni a pubblicare e diramare un quadro sinottico riassuntivo delle, poche, variazioni alle attuali prescrizioni atte al contenimento della diffusione del virus.
Approfitto per condividere la personale preoccupazione e dare uno spunto di riflessione affinché possiate adottare il miglior comportamento, come sin qui fatto, per affrontare questo complesso momento. Assunto che l'emergenza della tenuta delle strutture sanitarie sembra rientrata, l'aspetto critico, mai mutato, di questa vicenda resta la velocità di propagazione del virus. Come è risaputo in assenza di un vaccino, la fase 2 comporterà fisiologicamente un aumento del numero di contagi come conseguenza dell'aumento dei contatti sociali, sinora evitati con l'isolamento domiciliare da molti diligentemente adottato da lungo tempo. Lo strumento affinché questa curva sia meno drastica resta principalmente l'adozione delle misure igienico sanitarie, quali: lavarsi spesso le mani, starnutire-tossire in un fazzoletto, utilizzare sempre le mascherine, il distanziamento interpersonale e pulire spesso le superfici di contatto. Queste quindi sono le nuove modalità con cui dobbiamo riscrivere il galateo dei nostri rapporti sociali, indipendentemente dalle sanzioni e da quante e quali attività saranno man mano consentite nei prossimi mesi, anche nella fasi 3, 4 o 5.
Le preoccupazioni per la fase 2
Continua il sindaco: "Partendo dal dato (assente) di fatto che non vi è contezza di quanti possano essere i contagiati che non manifestano sintomi, riflettevo su uno dei temi maggiormente discussi in questi giorni in capo alla possibilità di recarsi dai propri affetti (l'unico termine che sono riuscito a elaborare in un quadro abbastanza confuso). Questo è infatti l'ambito in cui saremo portati ad abbassare maggiormente la guardia e a non adottare quelle fondamentali azioni soprascritte, perché è molto più semplice mantenere il distanziamento interpersonale con uno sconosciuto che non con un genitore, fratello, nipote, zio. Questo, nel quadro generale della gestione del contenimento del rischio, aumenta notevolmente la possibilità che dal 4 maggio la curva aumenti in modo esponenziale se ogni cittadino andrà a trovare anche un solo parente.
Altro aspetto di forte preoccupazione è la ripresa di molte attività produttive. Necessario, ma che comporta un alto grado di attenzione sull'osservanza di tutte quelle prescrizioni igienico-sanitarie che, con cognizione di causa, posso dire nella storia ha visto da sempre i lavoratori condurre lotte e battaglie per il rispetto delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Non possiamo dimenticare i morti della nostra storia nei cantieri, nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro e oggi la cosa drammatica è che l'eventuale mancata osservanza delle prescrizioni porterà questo rischio di malattia e morte nella comunità coinvolgendo anche giovani e pensionati.
Non posso quindi esimermi dal ringraziare tutti i lavoratori di questo 1 maggio e, in particolare, gli operatori ospedalieri, le forze dell'ordine, i medici di base, estendendo l'augurio ai lavoratori di ieri, di oggi e di domani di tutto il mondo.
Non posso infine prendere le distanze dalla preoccupazione espressa dagli assessori per cui la libertà, di cui oggi è tangibile e palesemente manifesta la 'voglia' di tutti, resta un diritto inviolabile dell'uomo da manifestare, oggi più che mai, con grande senso di responsabilità e rispetto verso i propri cari, il prossimo e la comunità in cui viviamo.
Buon 1 maggio alle lavoratrici e ai lavoratori di tutto il mondo".