Distanti ma uniti, sfidando sempre di più gli ostacoli della disabilità
Gli educatori continuano a lavorare sfruttando le tecnologie.
Distanti ma uniti, sfidando sempre di più gli ostacoli della disabilità. La Quercia è, dal 1991, una bella realtà del Magentino, che sostiene le famiglie con ragazzi diversamente abili attraverso progetti e assistenza. Un duro colpo quello del Covid, e del conseguente lock down, che ha di fatto imposto lo stop a molte della attività proposte della sede magentina e congelato i progetti, tra cui l'apertura di uno spazio dedicato a Cerello, nell'ex scuola primaria.
L'impegno della Quercia
«Abbiamo deciso di non lasciare sole le famiglie delle persone disabili che frequentano i suoi numerosi servizi, attivando dei laboratori educativi a distanza – spiega il presidente dell'associazione Roberto Ravani - Nei primi convulsi giorni di marzo, quando si iniziava ad intuire che il distanziamento imposto dalle misure preventive avrebbe invaso ogni ambito della nostra vita quotidiana, gli educatori hanno subito pensato a quali conseguenze ci sarebbero state per le persone disabili, che avrebbero perso d’un tratto le sicurezze legate alle routine quotidiane, fatte di laboratori presso i servizi diurni e attività di tempo libero insieme agli amati compagni».
Le persone con disabilità che La Quercia segue ogni settimana sono circa 32: il Centro Socio Educativo ospita 10 persone con disabilità medio-gravi, il progetto Un ponte per l’autonomia impegna 8 persone in percorsi di inclusione sociale, Casa Quercia ospita 13 persone durante le iniziative di avvicinamento alla residenzialità indipendente, il Progetto Il mio tempo libero dona a 21 persone interessanti laboratori di musicoterapia, yoga, gruppi di auto mutuo aiuto.
Distanti ma uniti, sfidando sempre di più gli ostacoli della disabilità
«Gli educatori hanno quindi steso per ogni persona un progetto che prevede delle attività educative in video chiamata con una programmazione settimanale che riprende ciò che veniva proposto normalmente – evidenzia Ravani - Sono stati preparati per ogni persona dei kit con i materiali didattici e gli strumenti musicali, consegnati direttamente a casa di ognuno. Ogni giorno nelle case delle famiglie di queste persone disabili “entrano” laboratori artistici, di lettura e di narrazione, tutorial di cucina, yoga e musicoterapia, sedute di ginnastica, lezioni di canto, strumento e musica d’insieme, oltre a lunghissime chiacchierate di gruppo che mantengono vive le reti amicali delle persone fragili e delle loro famiglie».
Come dice lo slogan in cui l’Associazione si riconosce «dal 1991 vicini alle famiglie delle persone con disabilità»... anche se distanti.