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Sequestrate oltre 240 mascherine vendute indebitamente anche da alcune farmacie

enivano vendute indebitamente come dispositivi medici o dispositivi di protezione individuale

Sequestrate oltre 240 mascherine vendute indebitamente anche da alcune farmacie
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Nel corso dei servizi di controllo sull’osservanza delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica e della corretta applicazione della normativa in materia di prezzi, i Finanzieri del Comando Provinciale di Milano hanno sequestrato oltre 240mila mascherine.

Sequestrate oltre 240 mascherine vendute indebitamente

Le Fiamme Gialle del 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Milano, che monitorano costantemente le reti distributive dei prodotti connessi all’emergenza Coronavirus, a seguito di approfondimenti investigativi hanno individuato e sequestrato in 12 farmacie milanesi, facenti parte di una medesima Società cooperativa, oltre 30mila mascherine vendute come dispositivi medici (mascherine chirurgiche) o dispositivi di protezione individuale, in assenza delle previste certificazioni. In particolare, questi beni risultano essere stati messi in commercio con una impropria marcatura “CE” o privi della predetta marcatura nonché di altra documentazione idonea a certificare correttamente il prodotto come dispositivo medico (DM) o dispositivo di protezione individuale (DPI) e, comunque, senza che fossero stati formalmente interessati l’Istituto Superiore di Sanità ovvero l’INAIL, per avvalersi della deroga prevista dall’art. 15 del D.L. 18/2020.

A seguito del primo sequestro, i militari sono risaliti alla catena di distribuzione delle mascherine, individuandone il fornitore in una società di Milano, operante nel settore della grande distribuzione farmaceutica, che le aveva importate dalla Cina e messe in vendita senza aver prima provveduto ai suddetti adempimenti finalizzati a garantire la sicurezza e l’adeguatezza dei dispositivi.

Nel magazzino della società, nella Provincia di Milano, sono state individuate e sequestrate quasi 210mila ulteriori mascherine, di cui circa 75mila commercializzate come chirurgiche e oltre 134mila come dispositivi di protezione individuale. Per tali condotte, il responsabile della cooperativa di farmacie nonché il rappresentante legale della società fornitrice ed importatrice, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Milano.

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