Coronavirus

Decessi e silenzi, bufera sulla casa di riposo di Vittuone

La testimonianza anche del sindaco di Corbetta, amministratore di sostegno di un ospite.

Decessi e silenzi, bufera sulla casa di riposo di Vittuone
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Vogliono risposte chiare su cosa è accaduto, su cosa sta accadendo e perché. Le vogliono da Ats, dalla direzione della struttura e dall’Amministrazione comunale.  Un gruppo di parenti di ricoverati (alcuni dei quali purtroppo deceduti) alla Rsa «Il Gelso» di Vittuone sta cercando di mettere in piedi un’azione comune, se necessario anche dal punto di vista legale, per fare chiarezza.

Il numero dei decessi aumenta ancora, la direzione spiega

Nelle ultime settimane il numero dei decessi è arrivato a circa 30 e le assenze del personale per malattia non si contano più. In una comunicazione invita ad Ats e Comune, la direzione ha fatto sapere che «sin dall’inizio dell’epidemia si è sempre scrupolosamente attenuta alle raccomandazioni igienico-sanitarie inerenti il Covid-19 man mano emanate dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, nonché dalle connesse disposizioni governative e regionali».

Poca comunicazione

Lamentato anche un problema di comunicazione. E non solo dalle famiglie degli ospiti. «Se non fossi stato un sindaco non avrei mai saputo che la persona da me assistita era morta di Covid, adesso chiediamo risposte alla casa di riposo di Vittuone». Non è un parente “qualunque” a denunciare una situazione anomala che si è verificata all'interno della struttura «Il Gelso», bensì il primo cittadino di Corbetta. Marco Ballarini, nei giorni scorsi, ha fatto recapitare diverse mail alla struttura per avere chiarezza su quanto accaduto a un paziente residente a Corbetta e ospite della Rsa vittuonese, deceduto lo scorso 10 aprile. "Se non fossi stato un sindaco e non avessi avuto accesso privilegiato al portale Ats, non avrei mai saputo che ad ucciderlo era stato il Coronavirus. Mi chiedo: quante persone sono morte da positive nella Rsa di Vittuone senza che le famiglie lo sappiano? Attendiamo risposte».

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