Coronavirus, viaggio nella ditta di Corbetta che produce indumenti protettivi
Alla Indutex di Corbetta si lavora senza sosta.
Coronavirus, viaggio nella ditta di Corbetta che produce indumenti protettivi. Alla Indutex di Corbetta si lavora senza sosta. C'è grande richiesta di indumenti protettivi nel mondo sanitario e dopo il boom di richieste dalla Cina, ora bisogna lavorare per il fabbisogno interno.
Coronavirus, viaggio nella ditta che produce indumenti protettivi
A Corbetta la «testa» della grande macchina produttiva che lavora a ciclo continuo negli stabilimenti di Romania e Tunisia. «Noi produciamo indumenti di protezione di vario tipo e non è la prima volta che fronteggiamo una emergenza sanitaria – spiega il numero uno Paolo Maria Rossin – Penso all'emergenza Ebola in Africa, malattia decisamente più pericolosa. Solo che ora ci troviamo da soli, perché i concorrenti, perlopiù cinesi, sono fermi da settimane».
Boom di inizio 2020
Le grandi fabbriche di indumenti protettivi si trovano, guarda caso, in quella Wuhan balzata agli onori della cronaca per il primo grande focolaio di Coronavirus.
«Nel mese di gennaio, ho prodotto tante tute quante quelle di tutto il 2019. A febbraio ancora di più. Non solo, ora sto dirottando gli ordini esteri sulla necessità primaria italiana. Noi riforniamo le grandi organizzazioni sanitarie, ma anche ospedali come Sacco e Spallanzani. Le nostre tute servono agli operatori che si trovano in prima linea: sanitari, ma anche Vigili del fuoco. La priorità è proteggere loro, perché sono quelli che ci devono curare da quella che, come ha detto la virologa Gismondo del Sacco, è un'influenza molto contagiosa che metterebbe in crisi il sistema sanitario in termini di gestione dei posti letto».
Scorta di mascherine
Alla Indutex, si fanno gli straordinari: «Se avessi le aziende potrei produrre e vendere venti volte tanto quanto sto facendo». L'azienda corbettese non vende mascherine ma si è attrezzata per sostenere l'emergenza sanitaria: «Ho acquistato una scorta da un cliente tedesco. Circa 2000 pezzi, che sono a disposizione degli operatori sanitari, quindi ospedali e farmacie, in caso di emergenza, come ho detto anche al sindaco Marco Ballarini in visita in ditta».