L'appuntamento

"Ombre elettriche": l'11esima edizione del cinema asiatico a Cassinetta

Da mercoledì 8 a mercoledì 29 novembre 2023 a Cassinetta andrà in scena l'1esima rassegna di cinema asiatico a ingresso gratuito.

"Ombre elettriche": l'11esima edizione del cinema asiatico a Cassinetta
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Tutto pronto per l'11esima edizione di "Ombre elettriche", la rassegna di cinema asiatico che si terrà a Cassinetta di Lugagnano che si terrà dall'8 al 29 novembre 2023.

Cinema asiatico a Cassinetta

Le proiezioni, curate da Luigi Paoli con il patrocinio del Comune di Cassinetta, sono a ingresso gratuito e si terranno al Centro polifunzionale di piazza Negri, 3 alle 21.

Il primo film

Si inizia mercoledì 8 novembre con "One Second" di Zhang Yimou, 2020, Cina. Una pellicola dall’intenso lirismo poetico e visivo, un film intimo e dai forti tratti neorealisti ambientato durante gli anni della Rivoluzione Culturale. Seguiremo i tentativi del fuggiasco Zhang, scappato da un campo di lavoro forzato, di raggiungere un villaggio nel deserto per assistere alla proiezione di Heroic Sons and Daughters, con l’obiettivo di rivedere sua figlia nel cinegiornale trasmesso in concomitanza con il film. Ed il secondo che dà il titolo al film racchiude in sé tutta la potenza che un singolo fotogramma può custodire per gli occhi di chi guarda. Candidato all’Orso d’ORO al 69° Festival di Berlino.

La programmazione

Si continua mercoledì 15 novembre con "Secret Sunshine" di Lee Chang – dong, 2007, Corea del Sud. Affrontando frontalmente il tema dell’invisibile, dell’ineffabile e del divino, attraverso la storia di una donna che ha perso il marito, perde il figlio, s’aggrappa alla fede e quindi perde anche quest’ultima, il regista indirizza lo sguardo dello spettatore verso il fuori campo di un cielo cui si levano occhi di sfida e punta la macchina da presa su un raggio di sole che illumina del terriccio inumidito per interrogare una presenza che non si dà. Chi ancora non conosce l’opera di Lee rimane sbalordito dalla complessità e ricchezza romanzesche di un intreccio che non cessa di stupire e che prende continuamente pieghe e direzioni imprevedibili. Miglior interpretazione femminile al 60° Festival di Cannes a Jeon Do-yeon.

Mercoledì 22 novembre "Ritratto di famiglia con tempesta" di Hirokazu Kore’eda, 2016, Giappone. Ryota, il protagonista, personaggio che in apparenza sembra assumere ogni stereotipo del loser - scrittore fallito, giocatore d'azzardo, detective da strapazzo perennemente indebitato - rappresenta invece un animo duplice, di un non-uomo e di un non-più-bambino: l'ideale per alternare i punti di osservazione all'interno del medesimo personaggio. Il dialogo e il confronto tra padre e figlio si svolge soprattutto interiormente per il protagonista, incompiuto e fallato in ambedue i ruoli: come padre non può rappresentare un esempio, come figlio fatica ad accettare la somiglianza con il proprio genitore.

Mercoledì 29 novembre "La locanda della delicità" di Zhang Yimou, 2000, Cina. La trama si intreccia tra Zhao, uomo di mezza età, Wu Ying fidanzata di Zhao, la di lei figliastra diciottenne, cieca, e un gruppo di amici. Attraverso la metafora personificata di Zhao e Wu Ying, il regista ci regala una bellissima favola, leggera e toccante ma anche pregna di significato. Zhao, non è altro che la commedia, la finzione e l'evasione da una realtà cruda e spietata. Wu Ying, invece è la tragedia, la realtà che si impone con forza e fisicità attraverso la cecità della ragazza e la sua situazione senza speranza, disperata. Dall'incontro fra i due protagonisti il film non diventa altro che uno scontro-incontro fra queste due realtà. Menzione al Festival di Berlino 2002.

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