Comitato Regionale Lombardo della FIGC

Valentina Battistini: «Se esprimi le tue idee, sei nei guai»

Strada facendo, Valentina Battistini ha conosciuto il vero “nemico”: il sistema.

Valentina Battistini: «Se esprimi le tue idee, sei nei guai»
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Valentina Battistini: «Se esprimi le tue idee, sei nei guai». Ecco l'amaro sfogo della consigliere regionale del Comitato Regionale Lombardo della FIGC.

Valentina Battistini: «Se esprimi le tue idee, sei nei guai»

Credere in un concetto… Al punto che diventa parte fondamentale della tua quotidianità. Al punto che si cerca con impegno, costanza ed entusiasmo ogni strada utile per far arrivare il messaggio a quante più persone possibili. Al punto che si è disposti al confronto diretto con chi la pensa diversamente, perché convinti che si incontrano solo benefici, percorrendo quella strada.
Valentina Battistini è tutto questo. Da quando ha accettato di entrare a far parte della squadra capitanata da Carlo Tavecchio, non ha fatto passare un secondo senza muovere un passo in direzione del concetto di rinnovamento, di cambiamento affinché il calcio dilettantistico lombardo potesse uscire dal tunnel della crisi con il turbo innestato. Impegno e costanza che i club della regione le hanno riconosciuto a chiare lettere, assurgendola al ruolo di candidata consigliere che ha ottenuto più voti di tutti gli altri.

Un sistema distorto

Entrata dalla porta principale nel palazzo di Via Pitteri, però, Valentina Battistini ha trovato ad accoglierla solo note stonate, sgradevoli. Col passare dei giorni si è trovata, suo malgrado, a fare i conti con un sistema distorto. Con rammarico ancora più accentuata, si è resa conto di predicare nel deserto, perché alle sue domande non ha trovato nessuna risposta. Nemmeno da parte di chi quel mondo lo conosce bene. Nemmeno da parte di coloro che ha sostenuto e caldeggiato perché convinta, appunto, che credessero in un concetto. Ed oggi, dopo che la colma del vaso è stata superata, Valentina Battistini scende in campo per chiarire il suo punto di vista. Partendo dal suo primo motivo di grande disappunto: la nomina dei Delegati Provinciali: «Al 1 giugno è stato convocato un consiglio Direttivo per le nomine dei delegati provinciali. Prendo distanza immediatamente – commenta la Battistini - da questo modo di operare. Non lo condivido. Andavano convocate le società sportive per dare loro modo di esprimere il pensiero. A Milano ci sono società che vorrebbero la continuità del delegato Dubini e società che invece chiedono un profondo cambiamento. Hanno il diritto di essere tutte ascoltate. Qualsiasi scelta si faccia non mi appartiene nei modi. Non si potevano aprire le candidature in modo pubblico? Avremmo così lasciato spazio al “io ci sono” di tante persone nuove che, avendo magari meno contatti con il Consiglio del CRL, non sanno come presentarsi. Innovare o scegliere la continuità sono validi punti di vista. Ma alla base serve democrazia».

“Nero su bianco”

Il suo voler mettere “nero su bianco” anche il minimo dettaglio, ha cambiato il rapporto all’interno del Consiglio Direttivo: «Che in realtà – chiarisce la consigliere regionale – è stato complicatissimo da subito. Probabilmente, durante la campagna elettorale si aveva evidente necessità di usare un volto nuovo ma non serviva una persona con le sue idee. L’assetto del Comitato ne è dimostrazione: l’immobiliare che gestisce il patrimonio degli associati lombardi vede Grassini, Pedrazzini, Mario Tavecchio. Il Consiglio di Presidenza dal quale transitano le decisioni di tipo amministrativo vede Pedrazzini, Grassini, Tavecchio. La delega al bilancio è di Mario Tavecchio. Io avevo compreso che si volesse il cambiamento. Cambiare tutto per non cambiare nulla, non lo condivido. Ho capito che ad esprimere le proprie idee ci si trova nei guai. E mai averne… ( ndr ride). C’erano logiche di cui non ero a conoscenza».

Cambiamento

Cambiamento, concetto per il quale Valentina Battistini ci ha messo la faccia: «Il cambiamento passa da se stessi. Con la Sig.ra Cicoria (candidata nella lista Pasquali ndr), appena finite le elezioni, ci siamo scambiate dei messaggi. Ci siamo dette che a prescindere dall’esito dei loro ricorsi, reciprocamente avremmo portato avanti il lavoro che si stava iniziando con buon senso. Non ci conosciamo. L’ho detto dall’inizio che le donne hanno una marcia in più . Mi dispiace non vedere la Chetoni a Legnano. La realtà è che questo Consiglio ha eliminato il concetto promosso in campagna elettorale. Anche Paola Rasori è stata tolta dal Consiglio di Presidenza. Siamo tornati indietro. Non è una battaglia femminista. Mi rifaccio sempre al concetto di cambiamento».

Valentina ha conosciuto il vero “nemico”

Strada facendo, Valentina Battistini ha conosciuto il vero “nemico”: il sistema. «Come sempre succede se cerchi di perseguire gli interessi degli associati, devi saper dire “no” al sistema. Ci vuole coraggio, certo. Non ero proprio preparata a trovare questo tipo di “sistema”. Se dici “no” ti si mette in condizione di lasciare tutto quello che hai costruito. Il mio “no” rimane perché sono stata votata dalle società. A loro non girerò mai le spalle, nemmeno nel nome di Tavecchio. Mi batterò per fare quello che mi hanno chiesto. Il mandato che mi hanno conferito è molto chiaro, lo sto rispettando e portando avanti. Il sistema cambierà. Ne sono certa. Oggi, a dire “no” è la mia voce e quella di poche altre persone. Con il tempo, ne sono certa, diventerà la chiave per arrivare al cambiamento vero. Tutto ciò ha un prezzo? Certo, altissimo. E’ sotto gli occhi di tutti. Non dovevamo aumentare i compensi dei Revisori dei Conti ma dovevamo dire che rinunciavamo ai nostri (cosa che preciso da me è stata assolutamente fatta) almeno fino a fine Covid. Le parole forti – conclude Valentina Battistini - devono essere seguite dai fatti. Oppure le associazioni non avranno più fiducia nelle istituzioni. Serve aprirsi alle critiche ed al loro ascolto per migliorare. Io ci sono».

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