Teatro Tirinnanzi

I campioni del pedale a Legnano per la Festa del ciclismo lombardo

Premiati i ciclisti che hanno portato alla Lombardia tre medaglie dalle Olimpiadi, 14 dai campionati del mondo, tre dai campionati europei e 63 dai campionati italiani.

I campioni del pedale a Legnano per la Festa del ciclismo lombardo
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I campioni del pedale a Legnano per la Festa del ciclismo lombardo.

I campioni del ciclismo lombardo celebrati al Teatro Tirinnanzi di Legnano

Il Comitato regionale lombardo della Federazione ciclistica italiana ha scelto infatti il Teatro Tirinnanzi per premiare i ciclisti che hanno portato alla Lombardia tre medaglie dalle Olimpiadi, 14 dai campionati del mondo, tre dai campionati europei e 63 dai campionati italiani.
Dall'oro olimpico Simone Consonni a Gianni Bugno, due volte campione del mondo su strada (nel 1991 e nel 1992), sul palco di via 4 Novembre sono saliti anche Marco Villa, commissario tecnico della nazionale di ciclismo su pista maschile, Filippo Baroncini, campione del mondo su strada under 23, Dario Igor Belletta, campione del mondo juniores su pista, Marco Radaelli, campione del mondo juniores nella bmx, Simona Canipari e Roberta Amadeo, medaglie d’oro ai mondiali di paraciclismo. E con loro tutti gli altri atleti che hanno esaltato la Lombardia con i loro successi, dal fuoristrada alla pista, dalla strada ai paralimpici, passando per il Team Colpack che ha vinto il giro d’Italia under 23, per la Polstrada e per campioni senza tempo come Marino Vigna, classe 1938, l’ultimo a vincere l’oro olimpico (ai Giochi di Roma del 1960) nell’inseguimento a squadre prima del trionfo a Tokyo firmato dal bergamasco Consonni e dai compagni Filippo Ganna, Francesco Lamon e Jonathan Milan.

"Sono il lavoro della società e la passione dei volontari a portare ai risultati"

"L'annata è partita con qualche difficoltà dovuta alla pandemia, ma poi siamo riusciti a proseguire molto bene, con un'attività intensa e ottimi risultati - ha esordito il presidente del comitato regionale della Lombardia della Federazione ciclistica italiana Stefano Pedrinazzi - Le rappresentative lombarde hanno girato l’Italia e l’Europa e tutto questo è stato possibile grazie all’attività delle centinaia di società lombarde e delle migliaia di volontari che ne fanno parte: sono il lavoro della società e la passione che ci mettono i volontari a portare ai risultati, che quest’anno sono stati veramente importanti". Pedrinazzi ha rivolto poi un pensiero commosso a Claudia Bonfanti, preziosa collaboratrice della struttura tecnica del fuoristrada del Comitato regionale lombardo, spentasi lo scorso novembre a soli 54 anni a causa di un'ischemia.

"L'Altomilanese vuole dire che si può vivere in sella a una bicicletta"

"Siamo contenti di ospitare la Festa del ciclismo lombardo non solo perché la nostra è la città della bicicletta (e qui sul palco vediamo le bellissime Legnano), ma anche perché stiamo lavorando su una mobilità dolce alla portata di tutti - è intervenuto il sindaco Lorenzo Radice - Insieme ai sindaci del territorio, grazie ai fondi del Pnrr, siamo al lavoro su un grosso progetto che punta a svilupparla in tutti i nostri comuni. Saremo orgogliosi e felici di accogliervi anche per altri momenti di festa e culturali, perché Legnano e l'Altomilanese vogliono dire che si può vivere in sella a una bicicletta".

"La Lombardia è una fucina di eccellenze: facciamo crescere l'attività di base"

"La Lombardia è davvero una fucina di eccellenze - ha aggiunto Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione ciclistica italiana - Il nostro obiettivo è fare crescere l'attività di base: i nostri campioni che oggi vincono le medaglie vengono da lì. È in momento importante per la bicicletta: tanti appassionati dopo la pandemia si sono messi e pedalare, per sentire l'aria in faccia come diciamo noi, per assaporare la libertà e il benessere che la bicicletta sa regalare. Le nuove discipline, come il freestyle, sono in crescita: più 'facili' e divertenti possono avvicinare i più giovani al ciclismo. Grazie per l'impegno e la passione che ci mettete e viva la Lombardia!".

"In una giornata come questa mi sento un po' sui banchi di scuola"

"Io sono arrivato nel ciclismo un po' più tardi rispetto ai giovani campioni che oggi stiamo giustamente celebrando, ma ho imparato e sto imparando tuttora veramente tanto dal punto di vista umano e della formazione - ha aggiunto Luca Roveda, presidente dell'Us Legnanese 1913, che ha collaborato con la Fci per l'organizzazione dell'evento - In una giornata come questa mi sento un po' sui banchi di scuola. Avere qui gli atleti paralimpici mi fa pensare a quanto sia importante trovare dentro di noi le risorse per farcela, nella mente con la convinzione e nel cuore con la passione: in questo modo possiamo raggiungere i risultati che ci prefissiamo".

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