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Riscaldatore di tabacco o sigaretta elettronica? Cosa cambia tra l'uno e l'altro dispositivo

Riscaldatore di tabacco o sigaretta elettronica? Cosa cambia tra l'uno e l'altro dispositivo
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Un tempo monopolizzato dalle sigarette tradizionali, oggi il mercato dei prodotti per fumatori appare molto più complesso e variegato. Il merito è della ricerca e dell’innovazione tecnologica che, nel corso degli ultimi decenni, hanno permesso lo sviluppo di diverse alternative al tabacco da combustione, che possono essere suddivise in due categorie principali: le e-cig (sigarette elettroniche) e i dispositivi a tabacco scaldato. Spesso questi due prodotti vengono confusi o, erroneamente, considerati come equivalenti. In realtà, non è così; si tratta di dispositivi completamente diversi tra loro, il cui funzionamento si basa su principi differenti: vediamo, di seguito, quali sono le caratteristiche tecniche e funzionali che contraddistinguono le e-cig e riscaldatori di tabacco.

THP, ovvero dispositivi a tabacco riscaldato

A livello commerciale, e non solo, i dispositivi a tabacco scaldato vengono spesso indicati mediante l’acronimo THP, che sta per “Tobacco Heating Product” (in alternativa, è molto diffusa anche la sigla HTP, ovvero “Heated Tobacco Product”).

Entrambe le sigle identificano la stessa tipologia di prodotto: un dispositivo elettronico, alimentato da una batteria interna agli ioni di litio, che scalda una miscela di tabacco senza bruciarla. Le tecnologie adottate per implementare questo processo possono variare ma, al momento, le due soluzioni maggiormente utilizzate sono di tipo induttivo o resistivo.

Il sistema di riscaldamento a induzione è composto da una bobina metallica avvolta attorno allo slot destinato ad ospitare lo stick di tabacco. Grazie a questa conformazione, al passaggio della corrente elettrica, si genera un campo elettromagnetico all’interno della camera di riscaldamento, così da scaldare la miscela di tabacco dall’esterno verso l’interno. Tra i prodotti che sfruttano questo tipo di soluzione ci sono quelli a marchio glo™ sviluppati e commercializzati da BAT; il dispositivo, in quanto alternativa alla sigaretta tradizionale, sfrutta una tecnologia brevettata (Advanced Heat Technology) che garantisce un riscaldamento omogeneo e uniforme senza bruciare il tabacco.

I THP che, di contro, sono dotati di un sistema resistivo, sviluppano il calore necessario a scaldare la miscela di tabacco sfruttando il principio della resistenza elettrica. In sostanza, la corrente elettrica attraversa una componente fatta di materiale conduttore che ostacola parzialmente il passaggio della corrente, così da sprigionare calore e riscaldare lo stick inserita nello slot del dispositivo. A prescindere dal sistema impiegato, i prodotti a tabacco scaldato sono dotati di software e sensori di controllo per la modulazione della temperatura.

Sigarette elettroniche: cosa sono e come funzionano

Le e-cig, meglio note come “sigarette elettroniche”, hanno in verità ben poco in comune con le sigarette tradizionali e gli altri prodotti a base di tabacco da bruciare. Il motivo è semplice: non contengono tabacco, in quanto si tratta di dispositivi di vaporizzazione. La batteria interna serve ad alimentare un atomizzatore, che trasforma in vapore una soluzione liquida contenuta in una cartuccia. Quando l’utilizzatore inspira l’aria dal bocchino, attiva una coppia di sensori che, a loro volta, fanno entrare il cleromizzatore; questi scalda il liquido per ottenere un aerosol nel quale sono presenti nicotina (in diverse intensità) e aromi, nonché altre sostanze quali il glicerolo e il glicole propilenico.

Le sigarette elettroniche si differenziano in due categorie principali, a seconda del meccanismo con cui il liquido passa dalla cartuccia all’atomizzatore. In tal senso, è possibile distinguere tra:

  • dispositivi a sistema aperto;
  • dispositivi a sistema chiuso.

Le e-cig a sistema aperto sono composte da una box mod per la batteria, un nebulizzatore interno e il serbatoio per il liquido da vaporizzare. Quando la soluzione si è esaurita, è possibile ricaricare direttamente il dispositivo, rabboccando il serbatoio. Nelle sigarette elettroniche a sistema chiuso, invece, il liquido è contenuto in una cartuccia monouso, che può essere rimossa assieme alla resistenza ogni qual volta si vuole, anche quando, ad esempio, si desidera utilizzare un liquido con un aroma diverso.

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