Auto elettrica, dall’autonomia all’identikit del guidatore

Chi apprezza maggiormente questo tipo di veicoli? E quanto può durare in media la batteria?

Auto elettrica, dall’autonomia all’identikit del guidatore
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Un’auto elettrica quanti chilometri può percorrere con un “pieno”? La risposta non è univoca, dal momento che varia in base al modello della vettura e alla taglia della batteria. Le differenze fra i veicoli non sono infatti da sottovalutare: le city-car hanno un’autonomia più limitata (e anche all’interno di questo segmento si registrano variazioni sensibili), aggirandosi intorno ai 200 chilometri. Mentre i modelli di fascia più alta come SUV e berline riescono a raggiungere anche i 600-700 chilometri con una sola ricarica. Nel mezzo si piazza per esempio la Smart #1 Pro+: fino a 420 km di autonomia. Appare chiaro che si tratta di una libertà di movimento che copre abbondantemente le esigenze quotidiane. Mediamente infatti è difficile che siano percorsi più di 200 chilometri quotidianamente. In definitiva: il problema dell’autonomia è stato risolto e non potrà che diventare sempre più marginale in futuro.

Auto elettrica, l’identikit del guidatore

Al momento non è per tutti, non ancora. I dati parlano chiaro: durante il mese di dicembre 2022 le ECV hanno coperto il 9,4% delle preferenze, con le elettriche pure (BEV) al 4,3% e le plug-in (PHEV) al 5,1%. Nell’intero anno da poco conclusosi hanno chiuso rispettivamente al 3,7% (-0,9%) e al 5,1% (+0,4%). Molto dinamiche le ibride che hanno terminato il 2022 guadagnando oltre 5 punti di quota, al 34,1% di share, con un 9,1% per le full hybrid e 25,0% per le mild hybrid. Tuttavia il 2035, anno in cui sarà messa definitivamente al bando la vendita di auto con motori alimentati a benzina e diesel, è dietro l’angolo. L’elettrico diventerà quindi per tutti. Tornando al presente si può tracciare una sorta di identico dell’utilizzatore dell’auto elettrico. O meglio, si può affermare che è particolarmente apprezzata soprattutto in città.

Strade urbane e fotovoltaico

Chi si muove su strade urbane, e di conseguenza ha un raggio chilometrico di percorrenza ridotto, ha infatti la possibilità di ottenere benefici concreti. Niente restrizioni alla circolazione, niente costi aggiuntivi e ovviamente niente inquinamento. Sulla carta d’identità del possessore DOC di un’auto elettrica c’è anche l’impianto fotovoltaico domestico. Con questo si può davvero svoltare dal punto di vista economico e in termini di impatto ambientale: l’energia necessaria per alimentare il mezzo proviene dal sole, quindi da una fonte rinnovabile pulita. Infine gli studi di mercato evidenziano che, nel nostro paese, fra i più propensi ad acquistare un’auto elettrica ci sono soprattutto famiglie con genitori con un elevato livello di istruzione, con almeno un figlio tra i 12 e i 18 anni e che possiedono più di un’automobile, di cui almeno una utilizzata anche per lunghi tragitti.

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