Andrea Gibelli e le città del futuro

Andrea Gibelli e le città del futuro
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Andrea Gibelli ha partecipato ai Morning Talks parlando della città del futuro

Andrea Gibelli è stato ospite ai Morning Talks, evento organizzato da Il Corriere della Sera che ha visto protagonisti, oltre al Presidente di FNM e Asstra, anche Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo, e Salvatore Margiotta, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Molte le tematiche trattate, tra le quali spicca quella relativa alle città del futuro, che, secondo Andrea Gibelli, non devono  avere come modello le megalopoli, che per loro stessa natura continuano a erodere identità e risorse del territorio, ma devono ambire a migliorare e aumentare la propria connettività, elemento fondamentale nonché indice di sviluppo e attrattività. 

Andrea Gibelli: “Verso una “metropolitana in superficie””

Andrea Gibelli spiega come, nell’ottica di sviluppo della connettività, deve essere fondamentale pensare ad una scala di progettazione non più urbana ma regionale o sovraregionale. Superare quindi i confini delle città per garantire maggiore vicinanza tra le grandi città e i piccoli/medi centri. A livello pratico, Andrea Gibelli intende proseguire con FNM nell’impegno  per realizzare una sorta di metropolitana in superficie, grazie alla messa in servizio, tra il 2015 e il 2025, di 221 nuovi treni. 

Più articolato il discorso relativo alla possibilità di riforma del Trasporto Pubblico Locale, che non può prescindere da interventi a monte su altri settori, come quello scolastico. Cerchiamo di capire perché. 

Andrea Gibelli: “Diventa essenziale la rarefazione dei tempi delle città”

Nel corso della seconda ondata della pandemia i mass media hanno trasmesso immagini di mezzi pieni, affiancate da affermazioni che mettevano in dubbio la sicurezza sanitaria dei mezzi stessi. Una sorta di caccia alle streghe che ha generato ulteriori paure nei cittadini. I mezzi di trasporto hanno sempre viaggiato secondo le regole dettate dal Comitato Tecnico Scientifico e, se vogliamo risalire al vero problema, spiega Gibelli, bisogna analizzare quello che rappresenta il 2% del servizio giornaliero, con casi di crisi che hanno riguardato le grandi città, lasciando completamente indenni da questo problema i medi centri, che invece hanno saputo gestire la situazione tra equilibrio di regole e necessità didattiche.

Andrea Gibelli spiega come i periodi di crisi sopracitati si rifacevano in particolare a due momenti della giornata: quelli dell’apertura e della chiusura delle scuole. A fronte di questi dati diventa fondamentale intervenire sul settore della scuola, nel contesto più generale della  rarefazione dei tempi della città, avendo come punto di riferimento le nuove tecnologie , in modo da trovare il giusto compromesso tra didattica a distanza e didattica in presenza

Per Andrea Gibelli la tecnologia diventa essenziale per una riforma del TPL

Andrea Gibelli spiega come, una volta affrontato il problema dei tempi delle città , si possa passare a una riforma del Trasporto Pubblico Locale, che deve tenere in considerazione l’apporto della tecnologia. Il trasporto del futuro deve essere modellato sui dati e sui flussi raccolti dalle apposite innovazioni tecnologiche, in modo da avere dei servizi più orientati alla domanda. 

Per esempio, se guardiamo all’alta velocità, il cittadino ha la possibilità di prenotare, capire dunque quanto un mezzo sia pieno e in questo modo può organizzare la propria mobilità in base a informazioni specifiche che ora il fruitore del Trasporto Pubblico Locale non ha. La tecnologia può garantire un’informazione precisa su questi temi e il viaggiatore, conoscendo la situazione dei mezzi, può muoversi in modo più confortevole. 

Andrea Gibelli: “La riforma del TPL deve portare servizi più mirati”

Secondo Andrea Gibelli la tecnologia deve essere il motore del cambiamento in modo da modellare i servizi sull’effettiva domanda, evitando, per esempio, corse di mezzi che risultano vuote e che rappresentano uno spreco di risorse. 

Inoltre le città devono essere molto più smart, per consentire ai cittadini di vivere il viaggio non solo come lo spostamento da casa alla scuola, dalla propria abitazione al lavoro, ma come un viaggio in cui si possono fare più attività, con lo scopo di risparmiare tempo e di evitare di viaggiare troppo, andando a intasare il traffico cittadino.

A tal proposito Andrea Gibelli cita i locker presenti in alcune stazioni di FERROVIENORD. I locker sono un servizio che prevede il ritiro di prodotti acquistati su Internet: diventa quindi facile ed estremamente veloce poter ritirare i propri acquisti, per esempio, una volta scesi dai mezzi pubblici. I cittadini possono così risparmiare viaggi rispetto al flusso del loro tempo. Questo servizio, inoltre, permette ai fornitori dei locker di non intasare il traffico cittadino, entrando nelle aree urbane in orari prestabiliti senza dover interferire negli orari di punta. Un punto in più a favore della sostenibilità.

Secondo Andrea Gibelli sarebbe utile estendere questo servizio anche alle pensiline degli autobus in modo che i viaggiatori possano ritirare oggetti ordinati online andando a prendere il mezzo pubblico.

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