BAMBINI PROTAGONISTI

Via libera al progetto del nuovo polo dell'infanzia

Sorgerà a Parabiago, in via Zanella, entro novembre 2025

Via libera al progetto del nuovo polo dell'infanzia
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Via libera al progetto per il nuovo polo dell’infanzia di via Zanella a Parabiago.

La discussione nel parlamentino cittadino

E’ durata oltre un’ora la discussione che lunedì sera ha caratterizzato la seduta del Consiglio comunale di Parabiago e che ha visto al centro le novità riguardanti la realizzazione del nuovo polo dell’infanzia che andrà a sostituire l’attuale plesso ubicato in via Brescia. Con 12 voti favorevoli, nessun voto contrario e due astensioni il parlamentino ha dato infatti il via libera alla progettazione destinata a fornire un’opportunità in termini di servizi educativi ed edilizia scolastica alle famiglie parabiaghesi.

L’iter progettuale

Una partita che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Raffaele Cucchi aveva cominciato a disputare il 17 gennaio 2022, quando l’Ente aveva partecipato al bando del Pnrr dedicato alla nascita di nuovi poli dell’infanzia. Piazza della Vittoria si era dunque fatta avanti ottenendo 4,2milioni di risorse a fondo perduto. Da lì era poi scaturito il lavoro di progettazione vera e propria, a cui aveva fatto seguito una manifestazione d’interesse. ll 31 gennaio scorso, poi, è arrivata una proposta di partenariato pubblico privato da parte di una compagine di soggetti, la quale, dopo aver presentato il progetto in questione, ha rivisto a seguito delle verifiche tecniche condotte dal Comune il progetto stesso integrando tutte le osservazioni tecniche pervenute. Da lì l’ok dell’Amministrazione che lunedì sera in parlamentino ha spiegato i dettagli dell’operazione. Lo ha fatto tramite l’analisi dell’assessore con delega ai Lavori pubblici Dario Quieti:

«Si tratta di un’opera fredda, dato che una scuola, per definizione, non genera incassi - ha scandito in prima battuta Quieti -. Per poter far stare in piedi questo accordo di Partenariato pubblico-privato sono previsti gli oneri che serviranno a costruire la scuola stessa insieme alla quota parte degli interessi in relazione al secondo lotto degli interventi, che non risulta essere coperto dal finanziamento del Pnrr. Dato il valore del finanziamento determinato dal Pnrr e vista la dinamica dei prezzi in continuo aggiornamento dei listini, che arriva a coprire solo parte dell’intervento, la proposta pervenuta prevede infatti che il restante costo verrà finanziato attraverso la locazione finanziaria di opera pubblica (Project leasing costruendo) prevista nella formula Partenariato pubblico privato».

L'opera suddivisa in due lotti

Anche l’opera giocoforza è stata suddivisa in due lotti funzionali. Il primo, con una superficie di 3.385 mq, riguarderà la porzione dell’edificio destinato alla scuola dell’infanzia e sarà finanziato tramite i fondi del Pnrr, per 4,3 milioni. Il secondo, che invece comprende una superficie di 2704 mq, ha a che fare con la porzione di edificio destinata all’asilo primavera e che sarà realizzata tramite Ppp, più specificatamente sottoforma di Project leasing che varrà 15 anni, per un totale di oltre 2,1 milioni di euro. Una volta che la struttura troverà luce, ha aggiunto Quieti, «secondo questo piano di leasing il Comune corrisponderà una quota pari a 220 mila euro all’anno per 15 anni».  Sui benefici dell’affidamento del servizio pubblico-privato, sempre Quieti ha detto: «Il rischio è allocato sul privato proponente, il quale si accolla tutti i rischi relativi ai costi dei materiali, delle tempistiche sulle gara e la manutenzione straordinaria. La scuola, dal canto suo, rimarrà sempre pubblica».

Le tempistiche

Il progetto verrà messo a gara entro metà marzo. I risultati di quest’ultima saranno resi noti intorno al 20 aprile, quando è prevista l’aggiudicazione definitiva dell’appalto entro il 31 maggio, la cosiddetta «Milestone». Poi l’avvio dei lavori entro il novembre 2023. La scuola potrebbe infine aprire i battenti entro il novembre 2025.

La cordata dei soggetti proponenti

Iccrea Bancaimpresa sarà il soggetto finanziatore dell’opera. Arco lavori sarà il soggetto realizzatore e manutentore. I progettisti, invece, saranno J+s e il geologo Davide Roverselli.

La struttura interna

L’edificio sarà unico, compatto ed efficiente, dotato di 3 sezioni «primavera» (2-3 anni) e 4 per la scuola dell’infanzia, per un totale di 7 sezioni (che corrispondono alle aule), ognuna delle quali sarà in grado di ospitare un massimo di 25 alunni, per un totale di 175 alunni complessivi; valore ampiamente maggiore rispetto a quello garantito dall’impianto scolastico oggi esistente.  L’intervento si svilupperà all’interno di un lotto con superficie di oltre 6mila metri quadri. Nel perimetro di quest’ultima si ergerà l’edificio destinato all’asilo Primavera e alla scuola dell’infanzia e che sarà costituito da un corpo di fabbrica di circa 1850 metri quadri, che si comporrà di  alcuni spazi tra cui: ingresso con atrio e ufficio accoglienza; 4 aule per le attività a tavolino, con servizi igienici dedicati; ampia mensa con appositi servizi igienici; locale scaldavivande e locali di servizio annessi, con accesso dall’esterno; ampio atrio a disposizione per le attività libere; due aule polivalenti a disposizione per attività collettive e spettacoli; spazio di riposo per bambini e spogliatoio per docenti.

Un occhio per il «green»

L’edificio sarà inoltre dotato di un grosso impianto fotovoltaico, con circa 100 chilowatt di picco, che farà il paio con l’efficienza della struttura stessa che sarà altissima. Le aule avranno impianti di riscaldamento a pavimento e il tutto sarà gestito tramite pompe di calore. Ultimo aspetto: l’ingresso alla struttura sarà in via Forlì. Non sono previsti ingressi in via Zanella.

Le reazioni politiche

Qualche perplessità, di fronte a questa importante novità, è stata espressa dalle opposizioni, con il Partito Democratico che alla fine ha votato a favore del via libera e  Riparabiago che ha invece optato per l’astensione.

Proprio dalle file della civica il consigliere Giuliano Rancilio ha osservato in questo modo:

«In merito al leasing, si parla di un tasso variabile totale basato su un indice del 3,1% e uno spread del 4,4%. Il tutto per un totale di 7,5%. La quota di interesse del leasing nei 15 anni sarà il 39% rispetto al valore totale del leasing, ossia di oltre il 50% rispetto all’investimento. Sarebbe una quota rilevante e perciò vorremmo sapere  quali analisi di benchmark sono state fatte, anche per definire che questo dato sia di pubblica convenienza e sapere se il tasso sarà fisso o variabile».

Così Quieti:

«C’è da fare una premessa. Il progetto verrà messo a gara come una qualsiasi opera pubblica. Tutto ciò che ha a che fare con la parte economica e tecnica riguarderà dei criteri di assegnazione dell’appalto stesso. Il disciplinare di gara prevede dei punteggi sulle scontistiche e sulle offerte presentate sia sulla parte economica, che sarà oggetto di possibile miglioria nel momento della gara sia sulle offerte tecniche.  La proposta è sostenibile da parte dell’Ente in quanto lo spostamento dei rischi, soprattutto quelli di costruzione, viene coperto dal privato tramite gli interessi del leasing stesso».

 

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