Vigevano-Malpensa

Superstrada, Anas riprende l'iter dell'opera

Dopo lo stop del Tar di pochi mesi fa, Anas scrive ai Ministeri ed ai Comuni rilanciando il progetto della Vigevano-Malpensa. I No Tang: “Tempistica poco azzeccata...”

Superstrada, Anas riprende l'iter dell'opera
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Dopo lo stop del Tar di pochi mesi fa, Anas scrive ai Ministeri ed ai Comuni rilanciando il progetto della superstrada  Vigevano-Malpensa. I No Tang: “Tempistica poco azzeccata...”

Superstrada, Anas riprende l'iter dell'opera

Che si trattasse di una vittoria temporanea, lo dovevano immaginare anche i protagonisti del fronte del No alla Superstrada Vigevano-Malpensa. Ma ha fatto comunque rumore la notizia che già il 2 marzo Anas ha richiesto una nuova approvazione del progetto definitivo dell'opera, fermata con sentenza del Tar del 30 ottobre 2019 e pubblicata il 31 gennaio. Come noto, i giudici avevano accolto alcuni dei rilievi contenuti nei numerosi ricorsi che nel tempo erano stati avanzati da Comitati, dai Comuni di Cassinetta e Albairate, da Città metropolitana, dal Parco del Ticino e dal Parco agricolo sud Milano e da diversi sigle di agricoltori. In particolare, la delibera del Cipe con la quale si dava il via libera alla realizzazione del primo stralcio della infrastruttura, ovvero il tratto Magenta-Vigevano, con annesso finanziamento da 220 milioni di euro, era stata inficiata dal mancato aggiornamento della Valutazione di impatto ambientale rispetto alle modifiche apportate al progetto.

A inizio marzo, tuttavia, Anas ha riallacciato i nodi per giungere all'approvazione definitiva, all'autorizzazione paesaggistica ed all'assegnazione dei fondi. Iniziando con un documento inviato a diversi enti, tra i quali i Ministeri delle Infrastrutture, all’Ambiente e i Beni Culturali, ma anche a Regione Lombardia e ai Comuni coinvolti. Questi ultimi hanno sessanta giorni di tempo per presentare osservazioni e proposte di modifica migliorative. Nella migliore delle ipotesi per il fronte del Sì, superando gli impedimenti che hanno portato allo stop degli scorsi mesi, il cantiere potrebbe essere avviato nel 2021.

Risale a febbraio l'incontro tenutosi a Robecco che ha ridato forza ai Comuni favorevoli all'opera, un appuntamento cui aveva preso parte anche il Governatore lombardo Attilio Fontana, che in tale occasione aveva suonato la carica: «La Superstrada Vigevano-Malpensa non è stata bocciata come progetto, ma ha subito uno stop di carattere formale. L’opera rientra tra quelle strategiche in previsione delle prossime Olimpiadi. Il sostegno di Regione Lombardia è massimo».

I Comitati No Tang: “La tempistica non ci pare azzeccata...”

I Comitati No Tangenziale si scagliano contro la riapertura da parte di Anas dell’iter burocratico di approvazione della Superstrada. E’ inopportuno infatti per i No Tang chiedere ora in emergenza sanitaria agli enti di usare le quasi inesistenti risorse di personale per stilare eventuali osservazioni rispetto a un progetto già fuori tempo massimo e francamente non urgente. «La tempistica non ci sembra la più azzeccata - spiegano - Ci domandiamo chi e con quale interesse particolare possa in questo momento spingere la società che sovrintende alla costruzione di infrastrutture stradali a cercare di rimettere in pista un progetto vecchio, obsoleto e inutile per la soluzioni dei problemi di traffico locali. Non ci sembra tra l’altro che i tecnici di Anas possano essere in questo momento disoccupati. Dovrebbero prioritariamente curare la manutenzione delle strade, censire e controllare i vari ponti e viadotti che, senza adeguati interventi, continuano a crollare. Evidentemente Anas preferisce redigere lucrosi nuovi progetti piuttosto che rendere sicure e non mortali le strade italiane. E questo nonostante i vertici della società siano da tempo e tuttora sotto indagine per le numerose mancate risposte alle segnalazioni di pericolo ricevute dai territori».

Per i Comitati sarebbe il momento di ripensare complessivamente all’utilità vera delle infrastrutture: «In un territorio come quello lombardo, fortemente interconnesso, saturo di collegamenti stradali di ogni tipo, flagellato da un inquinamento dell'aria perennemente fuori legge e ora messo in ginocchio dalla pandemia di Covid-19, emerge dirompente l'esigenza di trovare soluzioni nuove, affinché gli spostamenti delle persone e delle cose diventino per davvero sostenibili. Qui, per ripartire, bisogna mettere al primo posto la salute, la tutela dell'ambiente e del clima, evitando di insistere su ricette che, come la Superstrada Vigevano-Magenta, appartengono a una "normalità" a cui non vogliamo tornare e che non merita un centesimo in più di spesa pubblica».

Bona (Cassinetta): “Consueta modalità subdola e bieca di Regione”

Sui nuovi sviluppi relativi alla Superstrada interviene il sindaco di Cassinetta di Lugagnano Michele Bona, amministratore di un comune da sempre contrario all’opera: «In un momento di piena emergenza per il Paese e tanto più per il nostro territorio, qualcuno, sempre la solita parte politica, ha trovato l’occasione utile per portare avanti i propri interessi e progetti. Questa è la consueta, subdola e bieca modalità di Regione Lombardia e di piccoli politici locali, regionali e nazionali».

Dure le parole di Bona, criticate modalità e tempistiche. Il primo cittadino però assicura che questa notizia non li abbia sorpresi: «Non ci siamo fatti trovare impreparati. Abbiamo già attivato i nostri legali e sono al lavoro per decidere e valutare la nostra strategia. E’ stato ripresentato il progetto del 2015 e sperano in qualche modo di farlo passare, ma noi crediamo che questo non avverrà. Risultano evidenti diversi problemi. Dalle modalità di presentazione, ai buchi normativi e legali. Lavoreremo su tutto questo».

Insieme a Cassinetta, anche il comune di Albairate, guidato da Flavio Crivellin ed il Comitato No Tangenziale. «L’abbiamo fermata per oltre vent’anni e continueremo a lottare contro questa opera inutile. Un enorme spreco di denaro che potrebbe e dovrebbe esser investito in ben altro modo, ad esempio manutenzione strade e ponti». Il sindaco Bona conclude: «Ci chiediamo a chi possa servire questa “operetta”? Quali interessi ci sono realmente dietro? Per chi sarebbe funzionale una tangenziale che non va a Milano? Ennesima opera inutile e devastante per il territorio. Progetto portato avanti da una parte politica, per tutelare gli interessi di non si sa chi. Noi siamo pronti per tornare a battagliare e difendere il nostro territorio a testa alta».

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