Legnano

Sentenza del Tar: Consiglio comunale decaduto

A un anno dalle dimissioni di 13 consiglieri arriva la pronuncia del Tribunale amministrativo regionale.

Sentenza del Tar: Consiglio comunale decaduto
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Sentenza del Tar: il Consiglio comunale di Legnano è decaduto e i cittadini devono tornare al voto.

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Antonio Guarnieri, presidente del Comitato Legalità a Legnano

Sentenza del Tar, l'ultima parola sul "caso Legnano"

"Giustizia è fatta. A un anno esatto dalle dimissioni di 13 consiglieri comunali che hanno deciso di porre fine all’Amministrazione Fratus e all’esito delle innumerevoli udienze e dei relativi ricorsi ad esse conseguenti, siamo giunti al verdetto finale. Il Tar della Lombardia ha emesso la sentenza che conferma in toto ciò che il Comitato Legalità ha sostenuto in tutti questi mesi. Il Consiglio comunale del 27 marzo 2019 non poteva essere convocato. Il ricorso al Difensore Civico è stato illegittimo come pure la nomina da parte di quest’ultimo del Commissario ad acta e la relativa surroga da esso illecitamente deliberata. Vengono pienamente e totalmente accolte tutte le nostre istanze". A parlare è Antonio Guarnieri, presidente del Comitato Legalità a Legnano, che commenta così la notizia che il Tribunale amministrativo regionale ha emesso la sentenza sul "caso Legnano", accogliendo tutte le motivazioni dei ricorrenti (dieci dei 13 consiglieri comunali dimissionari, sostenuti in giudizio dagli avvocati Michela CeriniAlberto FedeliValerio Onida e Barbara Randazzo) i quali avevano impugnato l'intervento del difensore civico regionale Carlo Lio che, in via sostitutiva, aveva nominato un commissario per provvedere alla surroga del consigliere dimissionario Rolfi e così ristabilendo, con successive surroghe, il Consiglio comunale, ridottosi a meno della metà dei consiglieri per le dimissioni delle opposizioni e di parte della maggioranza.

"Questa vittoria rappresenta un messaggio di speranza per tutti"

"In un momento così delicato e drammatico per tutti noi, mi sono interrogato a lungo sull’opportunità di commentare entusiasticamente questo successo nel timore di offendere la sensibilità dei tanti cittadini che stanno vivendo drammi familiari di proporzioni enormi - prosegue Guarnieri - Alla fine ho deciso di parlarne perché credo che questa vittoria che nasce dall’impegno e dalla passione di un gruppo di persone fantastiche, coraggiose e libere, contro ogni pronostico e nel nome della Legalità rappresenti un messaggio di speranza per tutti. Quando si crede fermamente in un ideale e si è disposti a mettersi in campo, senza riserve e senza paura per difendere questo ideale, anche quando tutto sembra impossibile, l’impossibile diventa realtà. Abbiamo liberato la nostra città dal malgoverno della giunta Fratus con un’azione politica, lavorando in team con impegno, sacrificio e rispetto delle regole. Allo stesso modo usciremo da questa emergenza. Insieme".

La strada per il ritorno alle urne è spianata

Si chiude così una vicenda che si trascinava da un anno esatto: dal 25 marzo 2019, data in cui il consigliere leghista Mattia Rolfi aveva rassegnato le proprie dimissioni. Resta possibile, a livello teorico, un ricorso in appello al Consiglio di Stato; ma il ritorno alle urne dei legnanesi è ormai cosa certa.

 

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