Senago, crisi di Giunta: Beretta revoca le deleghe al suo vice
Costano caro le divisioni sulla scuola: ufficiale il divorzio tra il sindaco Magda Beretta e il suo vice, Giuseppe Sofo. Ma lei rilancia il suo "Piano Marshall"
Senago, crisi di Giunta: Beretta revoca le deleghe al suo vice.
Le scuole costano caro
Costano caro le divisioni sulla scuola: si è infatti consumato il divorzio tra il sindaco Magda Beretta e il suo vice, Giuseppe Sofo. La sindaca del Carroccio ha usato un post su Facebook, pubblicato a poche ore dall'avvio del Consiglio comunale di lunedì 22 giugno, per comunicare di aver revocato le deleghe dell'ex braccio destro appartenente alla lista civica Vivere Senago. Non solo: Beretta ha pure rilanciato sul terreno di scontro annunciando l'investimento di 4,3 milioni di euro per la manutenzione dei plessi.
Il rammarico del sindaco
Con queste parole Beretta ha motivato la sua decisione:
Quando si perdono degli elementi di quella che si è sempre considerata la propria squadra non né politicamente, né umanamente bello. Vivere Senago, dal primo giorno ha manifestato non solo all'interno, ma anche all'esterno del palazzo, dissenso sulle scelte intraprese dall'Amministrazione Comunale ancor prima che questa si insediasse, prendendosi meriti quando le cose andavano bene e scaricando le colpe su di noi quando qualcosa andava storto.
Uniti nelle differenze
Una sorta di contratto di governo, quello che ha tenuto insieme i due fino a poco prima dello strappo.
Il rapporto personale tra me e Giuseppe Sofo ha sempre fatto da collante in tutti questi anni, scaturito dal motto "uniti nelle differenze" - ha proseguito Beretta - che è una frase che caratterizza molto anche il mio modo di pensare.
Diversi i motivi dello strappo
Dalle uscite dell'ex vice Sindaco sui giornali alla presentazione di emendamenti contemporaneamente a quelli delle opposizioni sono questi i motivi che hanno portato alla rottura definitiva sempre a detta di Beretta. Ma è anche una questione di tempi:
I 700 mila euro - ha aggiunto la sindaca leghista - non sono soldi che abbiamo già nelle casse comunali, ma soldi che riceveremo se e solo se come ben sa anche Vivere Senago, riusciremo ad avviare i lavori entro il 31/10/2020 pertanto non possiamo omettere le difficoltà nel spendere questa importante somma in opere veloci e contingentate a livello quantitativo, poichè meno opere riusciamo a mettere in campo e più probabilità abbiamo nel poterle realizzare in tempi così brevi.
Solo un pretesto
Secondo il sindaco leghista la mossa di Vivere Senago è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso:
Da Vivere Senago solo un pretesto fine a se stesso per tagliare i rapporti con questa maggioranza, tanto da far sì che anche la stessa lista perdesse dei pezzi all'interno del suo stesso gruppo con l'abbandono del Consigliere Davide Bellettato, che ringrazio per la scelta intrapresa e l'assunzione davanti a tutta la cittadinanza di grande responsabilità.
Confronto mancato
La stessa si dice rammaricata per il confronto mancato:
Un confronto penso ci fosse dovuto - ha continuato Beretta - quantomeno come atto di cortesia. E invece Vivere Senago o quello che ne rimane, non ha ritenuto opportuno nemmeno mettere in campo ciò, sfruttando ingannevolmente il tema "sicurezza nelle scuole" come mero baluardo mediatico, senza spiegare ai cittadini la verità nell'impossibilità di utilizzare quei fondi per le scuole stesse, come dimostrano del resto i pareri tecnici agli emendamenti presentati dalla stessa lista civica, poiché la questione è solo di natura politica.
4,3 milioni sulle scuole
L'Amministrazione comunale - ha infine annunciato Beretta - prenderà l'impegno scritto nero su bianco di investire sulle scuole 4,3 milioni di euro. Sfido chiunque a dire che non ci sia un impegno serio e programmato sui nostri edifici scolastici.