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Sante Zennaro, l’eroe che 65 anni fa salvò 94 bambini

Sindaco Orlandi: "Se costruiamo una città a misura di bambini e per i bambini, allora la città va bene per tutti”

Sante Zennaro, l’eroe che 65 anni fa salvò 94 bambini
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Sante Zennaro, l’eroe che 65 anni fa salvò 94 bambini nella scuola di Terrazzano, Rho ne ha ricordato l'impresa. Prima cerimonia ufficiale per il neo sindaco Andrea Orlandi dedicata al sacrificio del giovane Sante e il suo messaggio d’amore verso i bambini e le bambine. L'evento si è svolto domenica mattina, 10 ottobre.

Sante Zennaro, l’eroe che 65 anni fa salvò 94 bambini nella scuola di Terrazzano

Domenica mattina a Terrazzano è stato ricordato con una cerimonia solenne l’Eroe Rhodense, Sante Zennaro, il giovane operaio, Medaglia d’oro al Valore civile, che il 10 ottobre 1956 sacrificò la sua vita per salvare quelle dei 94 piccoli alunni e di tre maestre della scuola elementare del paese, ostaggio dei fratelli Arturo ed Egidio Santato. Presenti, per la prima volta in veste di primo cittadino, il neo eletto Andrea Orlandi, alcuni consiglieri, le autorità civili, militari e religiose di Rho e alcuni dei bambini di allora, che erano a scuola il giorno del sequestro. Tra questi Renata De Angeli, che ogni anno dedica passione e tempo per la cerimonia e che va nelle scuole di Rho a raccontare ai bambini di oggi la storia di quell’eroe, che le salvò la vita. Renata ha letto un saluto della maestra di allora e alcune letterine scritte dalle bambine e dei bambini della V classe - scuola primaria di Sante Zennaro di Terrazzano.

Le parole del sindaco

“Ringrazio Renata De Angeli che tiene vivo il ricordo di Sante Zennaro. A lei dobbiamo anche la richiesta dell’istituzionalizzazione di questa commemorazione, che ora rientra nel calendario ufficiale delle cerimonie. Grazie a Don Diego, al Corpo Musicale Santa Cecilia di Passirana, alle Forze dell’Ordine, alle Associazioni d'arma e a tutte le cittadine e ai cittadini che sono presenti. Vorrei sottolineare il messaggio che porta Sante Zennaro: perché ha messo in gioco la proprio vita? Perché ha osato fare questo gesto di coraggio? Il perché è semplice: perché c’erano dei bambini. Il centro di questo messaggio e di questa giornata sono i bambini: se si mettono al centro della comunità e della vita i bambini, come ha fatto Sante, e costruiamo una città a misura di bambini e per i bambini, allora la città va bene per tutti".

Sante Zennaro, una figura importante non solo per Rho

"Vorrei inoltre ricordare - ha aggiunto il primo cittadino - come la figura di Sante Zennaro sia molto importante anche al di fuori del nostro comune. Pochi mesi fa, la Rai ha voluto ricordare la sua storia con un documentario intervistando Renata De Angeli e contattando l’amministrazione comunale. Alcune figure, che sono del nostro territorio, diventano nostri ambasciatori e nostre ambasciatrici nel mondo e questo è motivo d’orgoglio per la nostra comunità, una comunità che tiene insieme legami e che si stringe nei momenti difficili, come questo che stiamo vivendo”.

I momenti della commemorazione

La cerimonia è iniziata alle 10.15 al cimitero di Rho con la preghiera e la deposizione di una corona sulla tomba di Sante Zennaro, e le note del Silenzio. Alle 11 si è poi raggiunto Terrazzano per la Santa Messa nella chiesa di San Maurizio. Dopo la funzione religiosa, con l’accompagnamento del Corpo musicale Santa Cecilia di Passirana, ci si è spostati nel cortile della ex scuola elementare “Sante Zennaro” dove si trova il monumento dedicato all’Eroe Rhodense per la cerimonia dell’alzabandiera, l’onore ai caduti in guerra di Terrazzano e l’onore a Sante Zennaro.
Anche quest’anno a causa del Covid non hanno potuto partecipare i rappresentanti di Grignano Polesine, il comune in cui Sante era nato, che hanno comunque espresso i propri saluti attraverso la Sig.ra Renata De Angeli.

Il ricordo del sacrificio di Sante Zennaro

Era la mattina del 10 ottobre 1956 quando due uomini armati entrarono nella scuola elementare di Terrazzano e presero in ostaggio 94 bambini e tre maestre, chiedendo come riscatto 200 milioni di lire (pari a oltre due milioni degli attuali euro). I due sequestratori erano i fratelli Santato: Egidio, da poco uscito dal manicomio, e Arturo. Sotto la scuola si radunarono Forze dell’ordine e concittadini, e arrivò anche una troupe della RAI, che seguì per la prima volta un sequestro in diretta. Le trattative andarono avanti per 6 ore, fino a quando Sante Zennaro, un operaio ventitreenne della zona, entrò da una finestra tramite una scala a pioli. Attraverso il suo intervento si riuscì a disarmare i malviventi senza spargimento di sangue, ma Sante morì, vittima dei proiettili dei poliziotti che lo avevano colpito per errore.

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