Il caso

Rsa Arconate: l'Anticorruzione chiede il commissariamento al prefetto

L'Anac ha chiesto al prefetto di Milano di nominare un commissario che si interfaccerà col Comune per procedere all'apertura della Rsa di Arconate.

Rsa Arconate: l'Anticorruzione chiede il commissariamento al prefetto
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Rsa ad Arconate: dopo sette mesi dalla presentazione dell'esposto all'Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione ) da parte del Comune, l'Ente ha dato ragione alla tesi dell'Amministrazione sul caso Mantovani.

Rsa Arconate: la risposta di Anac

L'Anticorruzione ha dato ragione all'Amministrazione di Sergio Calloni, ritenendo inopportuno l'acquisto da parte di Fondazione Mantovani delle quote societarie della cooperativa Anteo Onlus e riconoscendo quindi il legame con l'ex sindaco condannato in primo grado Mario Mantovani. Anac ha poi inviato la relazione al prefetto di Milano chiedendogli, come auspicato dall'Amministrazione, di nominare un commissario che si interfaccerà col Comune per definire gli ultimi aspetti e poi procedere all'apertura della Rsa.

L'esposto del Comune ad Anac

Era l'8 maggio quando l’Amministrazione comunale aveva provveduto ad inviare all’Autorità Nazionale Anticorruzione un esposto redatto dall’avvocato Federico Boezio nel quale si richiedeva, nell’ambito della gestione della Casa di Riposo, di adottare la misura del commissariamento straordinario e temporaneo della società concessionaria, cioè Opera Pia Castiglioni srl.
"La misura si rende necessaria in quanto, nella compagine societaria della concessionaria è recentemente subentrata Fondazione Mantovani Onlus acquisendo il 49% delle quote" si leggeva nel documento.
Complessivamente il fascicolo inviato all’Anac era composto da 10 pagine e 17 allegati, che ripercorrevano l’intera vicenda della Casa di Riposo, dall’accertamento della turbativa d’asta nel corso del processo che ha interessato Mario Mantovani, alla sentenza di primo grado che è seguita, fino appunto al recente subentro della Fondazione che porta il suo nome.
La richiesta ufficiale all’anticorruzione di applicare la misura della straordinaria e temporanea gestione della società concessionaria era stata formulata in base all’articolo 32 del decreto legge 90/2014, che prevede misure nell’ambito della lotta alla corruzione. Il decreto è pensato proprio per fornire ai Comuni la facoltà di chiedere l’intervento dell’anticorruzione in situazioni poco chiare in ambito di legittimità e legalità o in presenza di sentenze di turbativa d’asta (come in questo caso specifico).

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