VIABILITA'

Prosegue la crociata di Finiguerra contro la Vigevano Malpensa

Il primo cittadino svolge una serie di ragionamenti dopo l'ok al progetto

Prosegue la crociata di Finiguerra contro la Vigevano Malpensa
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Il Commissario Straordinario nominato dal Governo Draghi ha approvato il Progetto Definitivo del collegamento Vigevano-Malpensa, ma c’è ancora margine per impedire questo progetto, secondo il punto di vista di Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano e tra i maggiori oppositori di questo collegamento.

Il punto di osservazione di Finiguerra

Attraverso un lungo post pubblicato su Facebook Finiguerra fa il punto della situazione:

“Senza alcuna considerazione per i pareri contrari del Parco del Ticino e del Parco Agricolo Sud Milano, della Città Metropolitana di Milano, dei Comuni di Cassinetta di Lugagnano, Albairate e Boffalora Sopra Ticino, senza alcun riguardo per le enormi criticità evidenziate dal Consorzio Est Ticino Villoresi, che gestisce tutto il reticolo idrico, e dal CAP, che gestisce il servizio idrico integrato in tutta la provincia, senza alcun riguardo per il mondo agricolo, per la biodiversità, per il paesaggio, per la storia, per i cittadini che si sono mobilitati in vent'anni di attività con i Comitati.

"Il progetto? Taglia come una lama l'ultima area verde che abbraccia a sud la città di Milano"

"Un progetto che taglia come un coltello l'ultima area verde che abbraccia a sud la Città di Milano, una delle 22 Riserve della Biosfera Unesco presenti in Italia – si legge nel commento del primo cittadino di Cassinetta - Un progetto vecchio di oltre vent'anni, dal costo lievitato di 110 milioni di euro e ad oggi senza copertura finanziaria. Naturalmente c'era da aspettarselo. Il Commissario è stato nominato appositamente per sbloccare questa Grande Opera ed approvarne il progetto definitivo. Un provvedimento che è certo un passo in avanti per chi vuole realizzare l'opera. Ma che non chiude la partita. Infatti non è questa la prima volta che un progetto definitivo viene approvato. E ci sono ancora diverse possibilità per provare a fermarlo. I nostri due ricorsi al Tar del Lazio e della Lombardia presentati insieme al Comune di Albairate ed ai Comitati contro il Commissariamento voluto dal Governo Draghi e contro il provvedimento del Ministero della Transizione Ecologica che ha sanato i "vizi" del vecchio progetto oggi riesumato sono ancora pendenti e a breve avremo la prima udienza. E sarà molto probabile che si procederà ad impugnare anche l'approvazione del progetto Anas appena decisa dal Commissario. Nei prossimi giorni valuteremo insieme ai nostri legali ed a quelli dei Comitati come procedere in questa nostra comune battaglia. Che non è finita”.

"Nelle prossime settimane e mesi ci saranno sicuramente sviluppi in merito, capiremo meglio che azioni intraprenderà il fronte del No alla superstrada Anas per tentare di impedire la realizzazione di questo progetto", ha concluso Finiguerra

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