Problemi per i pendolari lombardi, il Pd: "La situazione non cambia"

Bussolati: "Con questi numeri ci saremmo attesi risultati importanti e invece...".

Problemi per i pendolari lombardi, il Pd: "La situazione non cambia"
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Ancora problemi per i pendolari lombardi. Le linee di Trenord ‘bocciate’ a settembre sono 13: significa che i pendolari avranno diritto di godere del bonus, lo sconto del 30%, a causa della bassa puntualità dei treni registrata sulla linea.

Il Pd: "La situazione non cambia"

“Questo dimostra che, nonostante le dichiarazioni di miglioramento del servizio, la situazione non cambia e i responsabili sono il presidente Fontana, l’assessora regionale ai Trasporti Terzi e l’attuale dirigenza di Trenord. Peraltro, i bonus verranno eliminati per tutti i pendolari di Milano metropolitana e Monza e Brianza a partire dal prossimo mese, per una scelta unilaterale e sbagliata di Regione Lombardia che ha cancellato i biglietti solo treno”, spiega Pietro Bussolati, consigliere regionale del Pd.

L’esponente del Pd elenca una serie di dati sulla puntualità che mettono a confronto il 2018, funestato a gennaio dal tragico incidente di Pioltello, e il 2019. I numeri mostrano miglioramenti nel 2019 solo nei mesi immediatamente successivi a quelli del disastro ferroviario, ma si arrestano da agosto in poi.

Problemi per i pendolari lombardi

Insomma, di fatto, nessun miglioramento, nonostante un aumento di treni ricevuti da Trenitalia.

“Con questi numeri ci saremmo attesi risultati importanti e invece per i pendolari, soprattutto su certe linee, i disagi continuano e si ripresentano ogni giorno – continua Bussolati –. Un treno su cinque, ancora oggi, fa ritardo dai cinque minuti in su, ma vengono contati anche i treni del pomeriggio e della sera, quando il traffico è minore, e del fine settimana, mentre i disagi si concentrano nelle ore di punta dei giorni lavorativi”.

A ciò si aggiunga che nel calcolo della puntualità non rientrano i treni con ritardo inferiore ai 5 minuti e tutti i convogli che non raggiungono la destinazione, quindi i soppressi che sono in aumento.

Nel 2020 scadrà il contratto di servizio e il Pd lombardo ha lanciato una raccolta firme per chiedere alla Regione la reintroduzione dei biglietti solo treno e il superamento del sistema Trenord, raccogliendo, per ora, oltre 8mila firme on line (al link bit.ly/bastatrenord) e nelle stazioni ferroviarie.

“La gestione della Regione e di Trenord sono palesemente inadeguate. Come Pd chiediamo l’apertura di un tavolo emergenziale per dare, finalmente, una risposta ai pendolari”, conclude Bussolati.

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