Botta e risposta

Presidio ospedaliero a Cuggiono: Cucchi risponde al Pd

Il sindaco di Parabiago risponde al Pd in merito all'interrogazione protocollata relativa al presidio ospedaliero di Cuggiono.

Presidio ospedaliero a Cuggiono: Cucchi risponde al Pd
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Presidio ospedaliero a Cuggiono: la risposta del sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi all'interrogazione del Pd.

Presidio ospedaliero a Cuggiono: l'interrogazione del Pd

Si legge nell'interrogazione firmata dai consiglieri dem Ornella Venturini, Alessandra Ghiani e Giorgio Nebuloni:

"Ventuno sindaci del nostro territorio appartenenti a diversi schieramenti politici hanno sottoscritto un documento unitario inviato al presidente e all’assessore alla sanità di Regione Lombardia per richiedere il ripristino di tutte le attività sospese all’Ospedale di Cuggiono e la riassegnazione la personale sanitario trasferito ad altri presidi. Il 19 luglio 2021 si è tenuto un presidio dei 21 sindaci firmatari del documenti insieme a parecchie associazioni del territorio davanti all’ospedale per ribadire con forza e determinazione l’importanza della sanità territoriale e che il diritto alla cura non lo si fa depotenziando le strutture ospedaliere territoriali. Queste due iniziative sono state disertate dal comune di Parabiago. Si chiede: per quale motivo la maggioranza ha inteso non partecipare ad una manifestazione di assoluto interesse per la città e per i parabiaghesi che in buon numero si rivolgono al presidio ospedaliero di Cuggiono; quali sono i dissensi rispetto al contenuto del documento unitario inviato dai 21 sindaci del territorio a Regione Lombardia; se la maggioranza intende attivarsi con altre diverse iniziative a difesa del presidio".

La replica di Cucchi

In queste ore ha risposto il primo cittadino parabiaghese:

"Da quanto si apprende dalla discussione aperta sul tema, Regione Lombardia sta operando in modo da valorizzare e puntare sulle specificità che ogni ospedale dell’Ovest Milanese ha già in sé, con l’obiettivo di creare una rete di servizi territoriali sempre più efficiente dal punto di vista sanitario, una strategia che passa attraverso la specializzazione degli ospedali dei nostri distretti. Una necessità, ci sembra corretto ricordare e sottolineare, che nasce dall’esperienza vissuta in tempo di emergenza sanitaria a causa della pandemia. Tutti, nella gestione dell’emergenza, abbiamo vissuto l’evidente necessità di connessione tra sanità e territorio".

"Un riordino dei servizi non significa depotenziamento"

Ha poi continuato:

"Rendere un accesso più immediato e prossimo al cittadino, richiede un riordino dei servizi, ma questo non significa depotenziamento, anzi si tratta di valorizzare per ottimizzare. Occorre chiedersi: la finalità di avere un servizio territoriale funzionante è arrivare il prima possibile all’intervento, alla cura del paziente e di tutte le sue necessità, oppure mantenere lo status quo delle cose? Ci troviamo in momento storico importante, in cui le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, renderanno probabilmente fattibili investimenti per il rilancio dei presidi sanitari territoriali e l’ospedale di Cuggiono ci risulta essere tra questi. Pertanto, alla luce di queste motivazioni, ho ritenuto fuorviante nella corretta informazione, il documento presentato a Regione Lombardia”.

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