CERRO MAGGIORE

Piscina: il gestore fa ricorso, si torna in Tribunale

Nuovo capitolo riguardante la struttura comunale di via Boccaccio

Piscina: il gestore fa ricorso, si torna in Tribunale
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Piscina comunale di Cerro Maggiore: nuovo capitolo giudiziario.

Il gestore fa ricorso

Nuovo capitolo legale sul caso della piscina comunale di Cerro Maggiore: ora il gestore ha presentato ricorso.  A marzo era arrivata la tanto attesa sentenza di primo grado emessa dal giudice: il gestore, ossia Nam (Nuoto Alto Milanese) doveva corrispondere al Comune la somma di oltre 1.700.000 euro oltre a lasciare liberi gli spazi della piscina. Ma ora Nam ha deciso di presentare ricorso. Il gestore quindi non ci sta e ha deciso di riportare la discussione in tribunale.

"A poco più di un mese dalla vittoria ottenuta in giudizio, con condanna a pagare oltre 1,5 milioni di euro, abbiamo ricevuto il ricorso presentato da Nam che blocca ancora tutto, rimandando la parola fine che tutti stiamo aspettando" afferma il sindaco Nuccia Berra . Era la fine del 2019 quando il Comune aveva sborsato la cifra di oltre 1.700.0000 all'Istituto del credito sportivo "in quanto il gestore era inadempiente, così come spiegato dall'Amministrazione comunale; Nam aveva respinto ogni accusa portando il Comune in tribunale. Con la sentenza di marzo il giudice aveva "rigettato completamente le domande di Nam", "accolto le domande riconvenzionali del Comune" con Nam che doveva corrispondere al Comune le somme di 1.717.739,24 euro oltre agli interessi ma anche "l’immediata riconsegna dei beni oggetto del diritto di superficie e degli impianti sportivi oggetto della convenzione".

Quale futuro?

Il sindaco Nuccia Berra traccia una riflessione:

"La piscina doveva essere un'opera pubblica a costo zero per la comunità di Cerro - prosegue il sindaco - Così fu promesso e così c'era e c'è scritto sul contratto. Invece, anno dopo anno, il costo a carico della collettività aumenta e si fa sempre più grande, sfiorando importi di milioni di euro, impensabili all'inizio del progetto. Noi, in questi anni, abbiamo ottenuto tantissimi finanziamenti dalla Regione e dallo Stato. La Galleria Grassi è l'esempio che si possono realizzare opere pubbliche importanti, anche a costo zero per la collettività. Non servono promesse. Servono fatti, servono progetti. In questo periodo, dove il fermento e la polemica politica sono concentrate sulle elezioni comunali, si è propensi a dividersi di fronte l'interesse di Cerro e Cantalupo per conquistare qualche voto in più. Io, come sindaco di tutti, mi continuo a concentrare sull'amministrazione del paese, che è molto più importante della campagna elettorale. Purtroppo questa vicenda è ben lontana dalla conclusione e porterà con sé ulteriori costi che continueranno a pesare sulla comunità, ma il mio impegno e quello di tutta la mia squadra continuerà silenzioso, come in questi anni, per ottenere la riconferma della sentenza di primo grado".

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