Abbiategrasso

Partecipate e ruolo del Comune: i dubbi grillini

"Dall’esame sono emerse alcune criticità che si potrebbero riverberare anche sugli esercizi successivi".

Partecipate e ruolo del Comune: i dubbi grillini
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La Corte dei Conti evidenzia notevoli criticità nell’agire dell’Amministrazione. L'affondo alla Giunta di Abbiategrasso arriva dalla minoranza grillina, che fa riferimento alla delibera del 19 marzo della sezone regionale di controllo  per la Lombardia ripsetto al rendiconto esercizio finanziario 2017.

La delibera della Corte dei Conti

"Dall’esame sono emerse alcune criticità che si potrebbero riverberare anche sugli esercizi successivi. In particolare, tra quelle che la Corte ha evidenziato, ci sono sembrate particolarmente degne di nota: una bassa capacità di riscossione delle entrate, in particolare che può portare a carenza di liquidità e residui di difficile esazione", dicno i Cinue stelle.

Partecipate e ruolo del Comune: i dubbi grillini

I rapporti con le partecipate sono un altro tema caldo: "La Corte ha chiesto al Comune diversi approfondimenti, riguardanti sia i servizi esternalizzati, sia, più in generale, lo stato dei reciproci rapporti di debito e credito ed il conseguimento dei risultati previsti nel piano straordinario di razionalizzazione delle partecipazioni. In particolare, per quanto riguarda la società Amaga Spa, ha consigliato un attento monitoraggio, in quanto non risulta accettabile che il socio pubblico, che detiene quasi la totalità delle azioni,non riesca ad incidere pienamente sulla gestione ordinaria dell'ente,  al fine di perseguire gli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità delle gestioni affidate”, aggiungono dal M5S.

L'appello al sindaco

La Corte, nel documento mette in evidenza che “gli organi amministrativi della società in house, laddove il «modello» sia correttamente applicato, devono venirsi a trovare in una posizione di vera e propria subordinazione gerarchica rispetto alle direttive dell’ente o degli enti pubblici soci”. Continua affermando che “l’espressione controllo non allude […] all'influenza dominante che il titolare della partecipazione maggioritaria (o totalitaria) è di regola in grado di esercitare sull'assemblea della società”; ma si tratta, invece, “di un potere di comando direttamente esercitato sulla gestione dell'ente, sino al punto che agli organi della società non resta affidata nessuna autonoma rilevante autonomia gestionale”. Cosa che la Giunta Nai, secondo i grillini, "non sembra in grado di esercitare. I rapporti con le partecipate destano preoccupazione. Vorremmo che il Sindaco Nai riferisse compiutamente in Consiglio comunale su ciò che è stato fatto per eliminare le
criticità riscontrate,  dal 2018 a oggi, poiché a quanto sembra l’Amministrazione o non è interessata, o non riesce a esercitare un effettivo potere di indirizzo verso la principale partecipata del Comune".

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